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Omicidio Vassallo, chiesta archiviazione per uno dei carabinieri coinvolti

Chiesta l'archiviazione per due figure inizialmente implicate nell'indagine per l'omicidio del sindaco pescatore

A cura di Ernesto Rocco
Pubblicato il 4 Gennaio 2025
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Un nuovo sviluppo nell’intricata vicenda dell’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo. La Procura di Salerno ha infatti chiesto l’archiviazione per il carabiniere Luigi Molaro, stretto collaboratore del colonnello Fabio Cagnazzo, attualmente in carcere per l’omicidio.

Molaro, un “asservito” di Cagnazzo?

Secondo la Procura, le azioni di Molaro sarebbero da ricondurre esclusivamente al suo rapporto di “asservimento” nei confronti di Cagnazzo, il quale avrebbe orchestrato il depistaggio delle indagini. Molaro, in questo contesto, avrebbe svolto un ruolo esecutivo, eseguendo gli ordini del suo superiore.

Un ruolo attivo nel depistaggio

Nonostante la richiesta di archiviazione, la Procura non esclude il presunto coinvolgimento di Molaro nel depistaggio. Il carabiniere, secondo gli inquirenti, avrebbe partecipato attivamente al recupero delle immagini di videosorveglianza, alla manipolazione dei video e alla stesura di appunti che sono poi confluiti nelle annotazioni di Cagnazzo.

Archiviazione anche per Salvatore Ridosso

Insieme alla richiesta di archiviazione per Molaro, la Procura ha chiesto anche l’archiviazione per Salvatore Ridosso, figlio del collaboratore di giustizia Romolo Ridosso. Sebbene Ridosso Jr. avrebbe partecipato al sopralluogo preparatorio all’omicidio, la Procura ritiene che fosse estraneo al gruppo criminale e che il suo coinvolgimento sia stato marginale.

Un caso ancora aperto

Nonostante le richieste di archiviazione, l’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo resta aperta. Le indagini continuano a concentrarsi sui mandanti e sui motivi dell’omicidio del sindaco pescatore.

Gli inquirenti hanno identificato in Cagnazzo, nell’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, nell’imprenditore Giuseppe Cipriano e in Romolo Ridosso i quattro responsabili dell’omicidio, presumibilmente orchestrato per impedire che Vassallo denunciasse i loro traffici di droga nel porto di Acciaroli. Ancora non è chiaro, però, chi materialmente abbia aperto il fuoco e ucciso il sindaco pescatore.

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TAG:angelo vassalloCilento
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