Si è tenuto a Montecorvino Rovella, il funerale di Tina Sgarbini, la donna di 47 anni tragicamente uccisa dall’ex compagno Christian Persico. La chiesa di San Pietro e Paolo era gremita di una folla commossa che ha voluto rendere omaggio alla vittima. Amici e familiari si sono stretti intorno ai tre figli della donna, Kevin, Asia e Cecilia, in un gesto di profonda vicinanza e sostegno. Palloncini bianchi sono stati liberati in cielo, in un gesto simbolico per ricordare la donna.
Appello alla prevenzione e all’educazione
L’omelia è stata officiata da monsignor Alfonso Raimo, vescovo ausiliare della diocesi di Salerno. Durante il suo discorso, ha sottolineato l’importanza di tre parole chiave: prevenzione, educazione e ascolto. Il vescovo ha rivolto un forte appello, affermando che «non serve solo una legge in più, c’è bisogno di sensibilizzare i giovani e i bambini per evitare i femminicidi e gli episodi di violenza». Ha inoltre invitato a non rimanere indifferenti di fronte a questi atti, definendo l’omicidio di Tina con il suo nome: «femminicidio».
La violenza non è mai la soluzione
Monsignor Raimo ha messo in evidenza la natura devastante della violenza, sostenendo che «la violenza non è mai la soluzione, né nei legami né tra le mura di casa». Ha poi aggiunto che le parole hanno un potere maggiore rispetto alle armi, che invece distruggono.
Il vescovo ha ricordato le troppe donne che hanno perso la vita per mano di chi le amava, lasciando figli con «cicatrici invisibili ma indelebili». Ha concluso il suo discorso con un messaggio di speranza e impegno, auspicando che la morte di Tina diventi «una chiamata, un impegno, una conversione» affinché il suo sacrificio non sia vano.
Proseguono le indagini
Le indagini sul caso proseguono. Secondo l’avvocato della famiglia Sgarbini, Giovanni Grattacaso, l’omicidio sarebbe stato premeditato.