Nel corso dell’unica occasione ufficiale di confronto pubblico/privato del Masterplan Cilento costiero, tenutasi lo scorso anno presso la sala Ancel Keys, sono stati messi a fuoco problemi urgenti che gravano sul futuro del territorio. L’evento ha visto il contributo attivo della compagine di Campus Mediterraneo, che ha sottolineato la necessità di interventi strategici evitando sovrapposizioni inutili tra Piani e Programmi.
Una priorità storica: l’isolamento del Cilento
Il tema dominante è stato l’isolamento del Cilento in termini di mobilità e logistica, ancora oggi una sfida atavica nonostante i parziali miglioramenti garantiti dalla “Cilentana” e dalla strada del parco, presente nei piani infrastrutturali sin dal 2001. L’inadeguatezza delle strutture viarie interne, che ogni inverno isolano località costiere e dell’entroterra, impone una nuova visione unitaria.
“Se c’è una priorità alla crescita socio-economica del nostro territorio, questa è rappresentata dalla mobilità e logistica”, si è ribadito con fermezza.
Una visione integrata per il territorio
Il Masterplan Cilento costiero, secondo il gruppo di Campus Mediterraneo, deve evitare “sprechi di danaro pubblico a pioggia su ogni Comune” e puntare su un asse portante in grado di risolvere il nodo cruciale: la rete infrastrutturale ferroviaria da Sapri all’aeroporto Salerno-Cilento-Costa d’Amalfi e le Vie del Mare.
Tra le proposte principali si evidenziano:
- Ripristino e valorizzazione delle stazioni ferroviarie come hub intermodali e centri di servizi di prossimità
- Mobilità elettrica integrata intermodale con servizi di noleggio e pick-up collettivo
- Riqualificazione delle aree produttive come APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate)
- Potenziamento delle Vie del Mare e delle infrastrutture portuali
- Realizzazione di ciclovie interconnesse con luoghi di pregio paesaggistico, ambientale e culturale
- Sviluppo del “Polimetro”, una rete metropolitana di vettori elettrici su gomma per connettere lavoro, sanità, cultura, natura e sport
Un appello alla politica e alla società civile
Le modifiche recentemente inoltrate al partenariato dalla Regione Campania delineano un nuovo approccio operativo. Campus Mediterraneo, nel suo documento ufficiale, chiede che la politica regionale e locale agisca responsabilmente.
“Ora tocca alla Politica regionale, locale e alla società civile, decidere, di dare le risposte ed assumersi le responsabilità, ponendo questa problematica come PRIORITARIA”, si legge nel comunicato.
Nel contesto della società della conoscenza, il modello della “quatrupla elica” diventa uno strumento strategico per superare le piccole logiche localistiche. L’alternativa è chiara: o si fa squadra, o si torna alle solite lamentazioni.