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Maltempo a Sapri, allagamenti e disagi: la minoranza chiede verifiche sui lavori contro il rischio idrogeologico

Le abbondanti piogge che hanno interessato il territorio nelle scorse ore hanno riportato l’attenzione sulla vulnerabilità idrogeologica di alcune zone di Sapri, provocando allagamenti e notevoli disagi per residenti, attività commerciali e la popolazione studentesca. Nonostante l’eccezionalità dell’evento, la reazione del territorio ha sollevato forti interrogativi sull’efficacia delle misure di prevenzione adottate finora.

Il consigliere comunale di minoranza Emanuele Vita ha espresso la sua posizione attraverso una nota, sottolineando in primo luogo la solidarietà a tutti i cittadini colpiti e il ringraziamento a chi è in prima linea nella gestione dell’emergenza. Un plauso è stato rivolto ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine, agli operatori, ai volontari e a quanti “stanno lavorando con responsabilità per contenere la situazione.”

Interrogativi sull’efficacia dei milioni spesi

Il punto focale della riflessione di Vita riguarda l’efficacia degli interventi sul rischio idrogeologico realizzati negli ultimi anni, per i quali sono stati destinati “milioni di euro.”

“Alla luce degli eventi più recenti,” si legge nella nota, “è comprensibile interrogarsi sull’efficacia di queste opere e sulla necessità di ulteriori verifiche o manutenzioni.” Il consigliere chiarisce che la sua è una “riflessione tecnica e non polemica,” che ha come unico obiettivo quello di “capire quali strumenti funzionino e quali possano essere migliorati” nell’interesse della comunità.

Proposte per soluzioni strutturali a monte

Analizzando le cause del problema, il consigliere di minoranza evidenzia la necessità di considerare il contesto territoriale più ampio. Sapri, infatti, è un’area che “riceve anche le portate provenienti dalle aree a monte,” fattore che amplifica l’impatto degli eventi meteorologici.

Per questo motivo, Vita suggerisce di valutare l’adozione di soluzioni strutturali a monte, come la realizzazione di vasche di contenimento o interventi analoghi. Una programmazione a lungo termine che richiederebbe, secondo il consigliere, l’impegno nel reperire le risorse necessarie e pianificare azioni volte a “ridurre l’impatto delle piene a valle.”

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