Il Cilento è in lutto per la scomparsa di Franco Chirico, una figura di spicco e centrale nella storia recente del territorio. Avvocato, politico ed economista, Chirico è legato soprattutto al Consorzio Velia e alla Banca di Credito Cooperativo di Vallo della Lucania, comune di cui è stato anche consigliere comunale dal 1979 al 1993.
L’eredità di un visionario: La Diga dell’Alento e il Consorzio Velia
Negli anni ’80, Franco Chirico fu paragonato dall’ex ministro Carmelo Conte a “il Mattei del Cilento”, un’appellativo che ne sottolineava la straordinaria capacità di ideare e implementare opere strutturali e strategiche. Queste infrastrutture hanno contribuito a trasformare il volto di una terra che per lungo tempo era rimasta ai margini dello sviluppo.
Due progetti, in particolare, rappresentano al meglio il suo operato e la sua visione. La Diga dell’Alento, un’infrastruttura di cruciale importanza, ha garantito l’autonomia idrica, migliorato la sicurezza e stimolato lo sviluppo agricolo dell’intero territorio. Altro pilastro della sua azione è stato il Consorzio di Bonifica Velia che, sotto la sua guida, è emerso come un modello di riferimento a livello nazionale nella gestione del suolo e dell’irrigazione. Anche negli anni più recenti, Chirico aveva scritto dei testi in cui sottolineava le opportunità di ulteriore sviluppo del Consorzio e delle attività connesse.
Un primato di longevità e fiducia
Nel 2024, all’età di 86 anni, era stato rieletto con un larghissimo consenso, ottenendo 255 voti su 307, alla guida del Consorzio Irriguo di Miglioramento Fondiario.