Il Cilento continua ad attrarre l’attenzione del turismo internazionale. Ne è testimonianza la recente visita di Marta Sader, stimata giornalista spagnola che attraverso le pagine di riviste di settore come AD e Traveller racconta al mondo le gemme più belle del pianeta. Tra queste, ora figura anche il Convento Francescano Experience Hotel di Cuccaro Vetere, una struttura che promette di diventare un punto di riferimento per l’ospitalità esclusiva ed ecosostenibile.
Un benvenuto istituzionale e un omaggio al territorio
Marta Sader è stata tra i primi ospiti ad esplorare il Convento Francescano Experience Hotel. In occasione della sua visita, una delegazione dell’amministrazione comunale di Cuccaro Vetere le ha consegnato un ricordo dei luoghi, un gesto simbolico per celebrare la bellezza impareggiabile del Cilento che la giornalista si appresta a narrare al pubblico internazionale. Come sottolineato dal sindaco Simone Valiante, «La nostra scelta di mantenere uno standard molto elevato e la gestione brillante e professionale di Alberto e Mariachiara, sono un richiamo internazionale sempre più unico per il nostro territorio e per la comunità di Comune di Cuccaro Vetere».
Il sogno di una giovane coppia milanese che riscopre le radici
Il Convento Francescano Experience Hotel è frutto della visione di Alberto Carrato e Maria Chiara Faganel, una giovane coppia di 27 anni proveniente da Milano. Alberto, il cui padre Dante emigrò da Cuccaro Vetere negli anni Sessanta, ha scelto di ritornare alle sue origini per dare nuova vita a questo edificio del XIV secolo, intriso di storia e di significato familiare.
Una storia secolare di spiritualità e rinascita
Le radici del Convento Francescano affondano in un passato lontano. La sua costruzione fu autorizzata da una bolla papale di Giovanni XXII datata 9 novembre 1320, su richiesta di Ilaria di Lauria, figlia dell’ammiraglio Ruggiero di Lauria e vedova di Enrico di Sanseverino. La tradizione narra di un evento miracoloso legato alla scelta del sito: un mulo carico di arredi sacri, durante un viaggio di monaci, si inginocchiò rifiutandosi di proseguire, interpretato come un segno divino per l’erezione del convento. Il complesso religioso custodì una preziosa reliquia della Croce di Cristo, divenendo un importante centro spirituale nel Cilento. Fondato nel 1333, il convento ha attraversato i secoli mantenendo la sua essenza. Grazie a un accurato restyling, oggi offre otto suite esclusive, un’osteria, una piscina e una spa, coniugando storia, lusso e sostenibilità.