Una svolta sull’autonomia differenziata. La Corte Costituzionale ha emesso il suo verdetto sulla legge n. 86 del 2024, ritenendo incostituzionali alcune delle sue disposizioni.
La Consulta ha accolto in parte i ricorsi presentati da Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, giudicando illegittime alcune specifiche previsioni della legge sull’autonomia differenziata. Tuttavia, la Corte ha respinto la richiesta di annullamento dell’intera legge, ritenendo che siano i singoli parlamenti regionali a dover valutare quali aspetti della propria autonomia intendere attivare.
Tra le disposizioni giudicate incostituzionali, la Corte ha evidenziato:
La Corte Costituzionale ha sottolineato l’importanza del principio di sussidiarietà nella distribuzione delle funzioni tra Stato e regioni, affermando che l’autonomia deve essere funzionale al miglioramento dei servizi pubblici e alla tutela dei diritti dei cittadini.
“La sentenza sulla legge Calderoli smantella la Legge Calderoli e difende l’unità del Paese. La Corte Costituzionale ha accolto in gran parte e in tutto il suo nucleo essenziale, le censure mosse nel ricorso promosso dalla Regione Campania e dalle altre Regioni ricorrenti, e sostanzialmente ‘riscrive’ la legge nei termini che la stessa Regione Campania ha proposto con un disegno di legge emendativo della Calderoli trasmesso alle Camere ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione qualche settimana fa”. Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca.