Una buona ripresa e un Cerri decisamente in palla, non bastano alla Salernitana per uscire da un ”Arechi” semideserto con un risultato positivo. Il Sassuolo gioca una prima frazione di livello, trovando il doppio vantaggio.
Tuttavia gli uomini di grosso si perdono un po’ nella ripresa, complice la marcatura a freddo di Cerri che riaccende il match.
Per l’ariete granata una partita di intensità e qualità, ma pesano le ombre di due occasioni fallite a tu per tu con il portiere avversario: decisamente il rimpianto di giornata.
Per la Salernitane è la terza sconfitta di fila, la prima dal ritorno di Breda in panchina. Momento opposto per il Sassuolo, sempre più primo della classe, davanti allo Spezia.
Il primo tempo
La Salernitana approccia bene la gara con una combinazione di Cerri e Reine Aidelaide, che calcia, ma non riesce a far male. Il match, però, si mette subito in salita al 6’ minuto, quando Russo punisce uno svarione della difesa granata, firmando l’1 a 0. Reazione dei padroni di casa al 19’ con un pericoloso cross di Njoh, sul quale Cerri non trova il tempo giusto. Poco dopo Sassuolo ancora vicino alla rete con una velenosa punizione di Berardi: Sepe non si fa sorprendere.
Sono le prove del raddoppio, al 41’ Muharemovic raccoglie la sponda di Lauriente e insacca da due passi.
La ripresa
Ancora buono start della Salernitana, che questa volta trova la via della rete con Cerri. Cross di Stojanocic e palla su Odenthal che cerca di servire maldestramente il proprio estremo difensore, trovando invece l’ariete granata che timbra la prima rete con la nuova maglia, accorciando le distanze. Il goal rianima la Salernitana e riaccende il pubblico dell’Arechi. Si deve attendere il 68’ per registrare un’altra occasione pulita: servizio di Verde per Cerri, che si invola da solo davanti a Moldovan, bravissimo a chiudere lo specchio in uscita.
Al 78’ altra occasionissima per Cerri, il quale si invola ancora una volta davanti al portiere avversario, ma la stanchezza lo obnubila, facendogli fallire anche questa monumentale opportunità.
È l’ultimo momento propizio per ottenere il pareggio. Infatti, nel finale la pressione dei padroni di casa, a tutto cuore, produce solo un colpo di testa di Ferrari, fuori misura.