Alburni

Incendio delle ecoballe a Persano: indagini dell’Arpac in corso, possibile dolo | VIDEO

Migliaia di tonnellate di rifiuti provenienti dalla Tunisia e che stazionavano, in attesa di essere trasferite altrove, nel Comprensorio Militare di Persano, hanno preso fuoco nel tardo pomeriggio di ieri.

Alessandra Pazzanese

31 Luglio 2024

Incendio Persano

Migliaia di tonnellate di rifiuti provenienti dalla Tunisia e che stazionavano, in attesa di essere trasferite altrove, nel Comprensorio Militare di Persano, hanno preso fuoco nel tardo pomeriggio di ieri. Le operazioni di spegnimento delle fiamme sono durate tantissime ore, all’alba di questa mattina ancora continuavano ed è stato necessario richiedere l’autobotte “chilolitrica” da 14.000 e 20.000 litri, arrivate nella notte, da Caserta e da Napoli. Sul posto le squadre dei Vigili del Fuoco di Eboli e Agropoli e i militari del Comprensorio con i loro mezzi. A monitorare la situazione anche i carabinieri della compagnia di Eboli e della stazione di Serre, la locale polizia municipale e il sindaco Antonio Opramolla. La nube e il fumo nero si vedevano da Salerno, da tutta la Valle del Sele, da una larga parte della Valle del Calore e da tutta la costa cilentana e, in molte zone, sono ancora visibili. La notizia ha allarmato i cittadini e gli amministratori dell’intero territorio.

Situazione allarmante: si teme disastro ambientale

La situazione potrebbe aver creato serissimi danni all’agricoltura e bisognerà attendere i rilievi dell’ARPA Campania per capire se le coltivazioni sono state compromesse, nelle aree strettamente vicine al luogo dell’incendio l’aria è ancora irrespirabile. Diversi i comuni del territorio che hanno emesso ordinanze finalizzate a tutelare la salute dei cittadini: “Valutato che la combustione di materiale non organico può generare sostanze tossiche o nocive per la salute umana e che esiste un pericolo per la sicurezza dei cittadini è opportuno monitorare e verificare, a decorrere da oggi e per due giorni, l’assenza di residui di fumo sui prodotti ortofrutticoli coltivati in campo aperto nelle zone agricole, prima di procedere alla raccolta, alla vendita e al consumo” si legge nell’ordinanza firmata dai sindaci di Serre, Albanella, Eboli e Altavilla Silentina che hanno invitato tutti a tenere porte e balconi chiusi.

Stesso avviso diramato anche dal Comune di Campagna. “Quanto accaduto è un autentico disastro ambientale” ha fatto sapere il sindaco Francesco Cembalo. Ad esprimere forte preoccupazione per la situazione, anche la sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese. “Solidarietà alle popolazioni colpite da questo gravissimo episodio. Mi chiedo se qualcuno si assumerà la responsabilità di un disastro annunciato” ha fatto sapere, tra le altre cose, Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega. Il deputato Pino Bicchielli ha annunciato un’interrogazione parlamentare.

Coldiretti e Codacons, invece, si costituiranno parte civile. Legambiente, infine, ha espresso rabbia per l’accaduto. Sono ore in cui tutti si chiedono che cosa ci sia all’origine dell’incendio, l’area delle ecoballe è un’area militare protetta e accessibile solo al personale militare. Le indagini proveranno a chiarire ogni dubbio. Le ecoballe sostavano da più di due anni nel sito e, sulla questione, erano partite le indagini della DDA di Potenza sul traffico illegale di rifiuti in Tunisia.

Il sindaco del Comune di Serre ha annunciato denuncia contro ignoti. Il fuoco, infatti, sarebbe d’origine dolosa e sarebbe stato appiccato in più punti.

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