
Un’indiscrezione che profuma di storia e promozione turistica sta animando il Cilento in vista della presentazione ufficiale del Giro d’Italia 2026, in programma per il primo dicembre. Sembra infatti che la sesta tappa della Corsa Rosa, che vedrà il plotone spostarsi da Sud verso Nord, prenderà il via da Capaccio Paestum per concludersi a Napoli.
Se confermata, questa partenza segnerebbe un ritorno atteso da ben 26 anni per la città dei templi, che ospiterebbe la carovana rosa per la terza volta nella sua storia. La notizia ha già suscitato grande entusiasmo tra le autorità locali, consapevoli dell’enorme potenziale mediatico ed economico dell’evento.
Il sindaco di Capaccio Paestum, Gaetano Paolino, ha commentato la possibile partenza con grande soddisfazione: “Attendiamo l’ufficialità il 1^ dicembre durante la presentazione del Giro d’Italia 2026. Come Amministrazione Comunale siamo pronti a fare la nostra parte, garantendo massima collaborazione agli organizzatori e mettendo il nostro territorio nelle migliori condizioni per ospitare un evento di questa portata.”
Il primo cittadino ha poi sottolineato l’importanza del Giro che va ben oltre l’aspetto sportivo, evidenziandone i benefici in termini di promozione, economia e visibilità internazionale. I dati a supporto di tale visione sono impressionanti:
• Ogni edizione del Giro richiama circa 11 milioni di spettatori lungo il percorso.
• Il 25% di questi dorme almeno una notte fuori casa, con una spesa media di 250 euro.
• Il 52% segue una tappa anche per motivi turistici e circa il 30% torna nelle città visitate durante la Corsa Rosa.
• L’impatto mediatico è globale: oltre 2.000 accreditati tra giornalisti e fotografi e una platea che supera i 750 milioni di spettatori in più di 190 Paesi.
“Capaccio Paestum ha tutte le carte in regola per essere protagonista”, ha concluso Paolino.
Secondo le prime ipotesi di tracciato, dopo la partenza da Capaccio Paestum (e dopo la quinta tappa Praia a Mare – Potenza), la sesta frazione lascerebbe la costa per dirigersi verso Napoli. Seguendo il disegno della cartina, si ipotizza che la corsa possa attraversare la penisola sorrentina, presumibilmente superando il noto Valico di Chiunzi. Successivamente, il percorso si allungherebbe in pianura a nord della città partenopea, ricalcando in parte la struttura di tappe recenti e configurando una frazione adatta ai velocisti e di lunghezza non eccessiva.