Questa mattina il mare di Agropoli ha ospitato un visitatore d’eccezione: l’”Atlantis II”, il maestoso mega yacht di 115 metri appartenente alla famiglia Niarchos. Considerato uno dei più grandi panfili privati al mondo, questa imponente nave da diporto, costruita nel 1981, evoca il fascino dell’antica opulenza e la competizione tra i giganti dell’armatoria mondiale. Fu commissionata dal celebre magnate greco Stavros Spyros Niarchos con l’intento di superare il “Cristina O” di Onassis, lungo 99 metri. L’arrivo nel Cilento segue una precedente sosta alle Isole Eolie.
La storia
Il magnate greco Stavros Spyros Niarchos è stato una figura di spicco nel panorama europeo del XX secolo, noto armatore, imprenditore e collezionista d’arte. Laureato in legge presso l’Università Nazionale Capodistriana di Atene, Niarchos divenne celebre per essere stato il proprietario della prima superpetroliera.
La sua vasta fortuna includeva una significativa flotta di navi mercantili, sei yacht e una scuderia di cavalli da corsa. La sua collezione d’arte era eccezionale, vantando capolavori di impressionisti francesi come Degas e Renoir, oltre a una Pietà di El Greco, successivamente rinominata “Pietà Niarchos”. Sposato cinque volte e protagonista di numerose relazioni, Niarchos è deceduto in Svizzera nel 1996, lasciando un patrimonio stimato in 5 miliardi di dollari. Il suo lascito al mondo culturale greco ed europeo si concretizza nel Centro Culturale della Fondazione Stavros Niarchos ad Atene, un’opera architettonica moderna progettata da Renzo Piano e realizzata da Impregilo Costruzioni, che funge da importante contenitore di arte e cultura.
L’”Atlantis II”
Costruito nei cantieri di Scaramanga, tra il Pireo e Atene, l’”Atlantis II” è un progetto dell’architetto Maierform. Il mega yacht è equipaggiato con due motori da 4800 cavalli, richiedendo un equipaggio di 17 uomini per ospitare comodamente 24 passeggeri. La sua ormeggio principale è solitamente a Port Hercule a Monaco. Nel 2008, l’”Atlantis II” si classificava all’ottavo posto tra i 100 yacht più grandi del mondo, e la sua imponente stazza ha spesso causato problemi di manovra nei porti. È interessante notare che la sua nave gemella, l’”Atlantis”, fu donata a Re Fahd dell’Arabia Saudita e successivamente ribattezzata “Issham Al Baher”.