Un episodio inusuale ha creato scompiglio nei pressi del Santuario di Sant’Antonio a Eboli. Una coppia di futuri sposi, originaria di un comune salernitano, ha tentato di “organizzare” autonomamente lo spazio per il rinfresco del proprio matrimonio, affiggendo falsi divieti di transito e sosta.
L’intento era quello di liberare Via Sant’Antonio e la piazza antistante il santuario dalle auto, dalle 15:00 fino al termine della cerimonia, per allestire un rinfresco post-matrimonio. Tuttavia, la segnaletica, che imponeva il divieto di transito e sosta, non era stata emessa da alcuna autorità competente.
L’Anomalia delle autorizzazioni
È fondamentale chiarire che solo il Comandante della Polizia Municipale o il Sindaco hanno la facoltà di emanare provvedimenti che modificano la viabilità. In questo caso, i futuri sposi avrebbero creato e posizionato essi stessi i segnali, un’azione che costituisce un illecito grave. I privati cittadini non hanno alcun potere di emettere ordinanze o installare segnaletica stradale.
Durante un controllo di routine, una pattuglia della Polizia Municipale di Eboli è intervenuta, procedendo al sequestro dei segnali abusivi e comminando una sanzione amministrativa ai responsabili.
Violazioni e le conseguenze
La violazione rientra nell’articolo 38 del Codice della Strada, che prevede sanzioni da 430 a 1731 euro. Stando alle prime indiscrezioni, la responsabile di questa “trovata fuori legge” sarebbe una wedding planner poco accorta e irrispettosa delle normative vigenti.