Il Comune di Eboli, difeso dall’avvocato Ferdinando Belmonte, ha ottenuto una vittoria importante davanti al Consiglio di Stato nella causa intentata dalla società TPM, che aveva impugnato il bando di gara relativo al servizio di gestione dei parcheggi a pagamento.
Il bando, aggiudicato alla Publiparking, vale per il Comune oltre 4 milioni di euro all’anno, che rischiavano di essere persi. Motivo della particolare apprensione per l’esito della vicenda.
I giudici amministrativi di ultima istanza hanno riconosciuto la correttezza dell’operato dell’Amministrazione comunale, chiarendo un punto spesso oggetto di dubbi e contestazioni: l’attività degli ausiliari del traffico, qualificati come pubblici ufficiali, è da considerarsi propedeutica e di supporto rispetto alla vera e propria contestazione dell’infrazione, che resta competenza esclusiva della Polizia Municipale.
In concreto, ciò significa che il cosiddetto preavviso di accertamento – il tagliando lasciato sul parabrezza dagli ausiliari – non un il verbale esecutivo, ma un atto preliminare che consente successivamente alla Polizia Municipale di emettere l’eventuale verbale definitivo valido anche per la riscossione coattiva.
Una prassi che molti cittadini conoscono bene: spesso, infatti, risulta più conveniente pagare subito il preavviso lasciato sul veicolo, evitando così la successiva notifica del verbale formale, che comporta un aggravio di spese e costi procedurali.
Con questa sentenza, tuttavia, il Consiglio di Stato ha fugato ogni dubbio, confermando la piena legittimità della procedura seguita dal Comune di Eboli e sancendo che l’operato degli ausiliari rientra perfettamente nel quadro normativo vigente.