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Dall’agro al Cilento: scoperta truffa da 607 milioni di euro

Indagine della Guardia di Finanza

A cura di Ernesto Rocco Pubblicato il 8 Dicembre 2023
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Guardia di Finanza

Un’inchiesta della procura di Napoli Nord e del gruppo della Guardia di finanza di Frattamaggiore ha portato alla luce una presunta truffa di 607 milioni di euro ai danni dello Stato. Società come gelaterie, sale giochi, profumerie e ambulanti hanno ottenuto i superbonus edilizi al 110% senza averne titolo. Tra le 105 persone e società indagate, ben 40 sono del Salernitano, tanto che questa tranche di indagini è stata denominata il “Filone Salernitano”. La maggior parte delle società coinvolte si trova nell’Agro nocerino, ma non mancano anche quelle di Salerno città, della Piana del Sele e del Cilento. Le indagini hanno già portato al sequestro di 903 milioni di euro lo scorso anno, e con questa nuova tranche salernitana l’importo truffato sale a 1,5 miliardi di euro.

InfoCilento - Canale 79

Crediti fittizi e società inesistenti

Le indagini della Guardia di finanza hanno scoperto crediti riconducibili a bonus fiscali per lavori edili mai eseguiti, vantati da società prive di consistenza aziendale e solidità patrimoniale. In alcuni casi, i lavori sarebbero stati addirittura eseguiti da gelaterie, profumerie, sale giochi e commercianti ambulanti, e da persone che svolgevano lavori diversi.

I legali rappresentanti di alcune società cessionarie dei crediti, che di fatto non esistevano o erano decotte, stando alle accuse, percepivano o avevano richiesto il reddito di cittadinanza. In un caso, una persona di origini calabresi avrebbe ceduto parte dei crediti fraudolentemente generati mentre era agli arresti domiciliari. Il sistema fraudolento ha consentito ai cedenti di monetizzare crediti per un valore di 3,5 milioni di euro attraverso la negoziazione diretta con gli istituti finanziari.

Il focus sulla provincia di Salerno

Nella provincia di Salerno, dei 40 indagati, il comune con più posizioni è Sarno con nove, seguito da Nocera Inferiore con otto, Eboli e Scafati con quattro ciascuno, Pagani e Roccapiemonte con tre, Salerno e Battipaglia con due ciascuno, e infine Angri, San Marzano Sul Sarno, Agropoli, Nocera Superiore e Gioi Cilento con una posizione ciascuno.

Un 40enne di Battipaglia, con quattro società, avrebbe truffato 13,6 milioni di euro, mentre a Eboli il titolare di una società di costruzioni avrebbe truffato 11,8 milioni di euro con lavori mai eseguiti. Le indagini sono ancora in corso e si sta continuando ad esaminare la documentazione.

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