«La chiusura del Punto Nascita dell’Ospedale di Sapri è una scelta politica del centrosinistra che governa la Regione Campania. È imbarazzante che oggi si tenti di attribuirne la responsabilità al Governo nazionale, quando è noto che la competenza in materia di deroga spetta esclusivamente alla Regione. Se la cantano e se la suonano da soli: potevano chiedere la deroga, come già fatto in passato, e il Governo Meloni l’avrebbe valutata con serietà e senso di responsabilità, perché – a differenza della sinistra – non fa solo propaganda, ma garantisce diritti e servizi anche nei territori più fragili.» A dirlo è Italo Giuseppe Cirielli, responsabile regionale del Dipartimento Enti Locali di Fratelli d’Italia per la Campania, in merito alla delibera regionale n. 418 del 1° luglio 2025 che dispone la cessazione dell’attività del Punto Nascita di Sapri.
Le criticità secondo Cirielli
«Nel 2019 il centrosinistra regionale chiese la deroga al Governo nazionale, anch’esso di centrosinistra. Il Ministero della Salute rispose in data 15 ottobre 2019, rigettando la richiesta per Sapri. Oggi, invece, la Regione non ha nemmeno tentato di riproporla, preferendo abbandonare il territorio e dare la colpa ad altri.» «La differenza oggi è che, con un Governo nazionale di centrodestra pronto a valutare ogni proposta seria e fondata, il centrosinistra campano ha deciso di non presentare alcuna richiesta, condannando il presidio di Sapri senza nemmeno tentare di salvarlo. Ed è proprio questo a rendere l’attacco al Governo Meloni non solo scorretto, ma profondamente ipocrita.»
Chiudere il Punto Nascita avrebbe ripercussioni su tutto il territorio
Chiudere il Punto Nascita di Sapri significa infliggere un colpo durissimo al Cilento meridionale, costringendo le gestanti a spostamenti lunghi e rischiosi verso altri ospedali, in particolare durante i mesi estivi in cui la popolazione raddoppia. È la dimostrazione plastica di quanto la sinistra continui a ignorare le esigenze delle aree interne, trattandole come marginali, sacrificabili, invisibili.
«Il Governo Meloni ha già dimostrato apertura e disponibilità nei confronti dei territori. Ma non può intervenire in sostituzione di una Regione che ha scelto deliberatamente di non fare nulla. La responsabilità di questa chiusura è tutta politica, e tutta del centrosinistra campano. Chi oggi piange lacrime di coccodrillo dovrebbe spiegare perché non ha difeso il proprio territorio, né oggi quando governa solo la regione Campania, né ieri quando al governava l’Italia e non concesse la deroga.»