
Novità sulla gestione del Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) situato in via Fontana Saracena, in località Moio Alto ad Agropoli. Nella mattinata di oggi, su iniziativa della Prefettura di Salerno e in presenza del sindaco Roberto Mutalipassi, è stato eseguito un accesso congiunto di diverse autorità e tecnici per verificare il rispetto delle prescrizioni precedentemente impartite, ma l’attenzione si è presto spostata su ben più spinosi problemi di natura edilizia e urbanistica.
Al sopralluogo hanno preso parte funzionari della Prefettura di Salerno, i Vigili del Fuoco, personale sanitario dell’ASL Salerno, la Polizia Municipale, un tecnico comunale e i Carabinieri di Agropoli. L’obiettivo primario, come spiegato dal sindaco Mutalipassi in un post social, era accertare l’ottemperanza alle prescrizioni sanitarie e di sicurezza impartite in seguito a un precedente controllo risalente al 27 agosto scorso.
Tuttavia, come emerso dalla verifica, l’attenzione si è concentrata su un aspetto che potrebbe compromettere la stessa permanenza del centro: la regolarità edilizia e urbanistica dell’immobile.
L’edificio, acquisito in proprietà tramite una procedura esecutiva del Tribunale di Vallo della Lucania, “parrebbe essere carente di adeguati titoli edilizi in relazione alla sua attuale consistenza plano-volumetrica”, ha dichiarato il primo cittadino.
Questa presunta irregolarità “costituirebbe un presunto motivo ostativo alla prosecuzione dell’attività di accoglienza”, mettendo di fatto in discussione la legittimità dell’uso attuale della struttura.
Gli uffici comunali di Agropoli sono già al lavoro per un’analisi dettagliata della documentazione urbanistico-edilizia in relazione ai rilievi eseguiti sul posto. Al termine di questa disamina, l’ufficio tecnico adotterà le “determinazioni di legge”, che potrebbero portare a provvedimenti sulla struttura.
Il sindaco Mutalipassi ha voluto sottolineare la massima attenzione dell’Amministrazione comunale sulla vicenda e la piena sintonia con la Prefettura di Salerno. Entrambe le istituzioni, infatti, perseguono l’obiettivo comune di “tutela dell’interesse pubblico e della correttezza dell’azione amministrativa”.