Presentata a Casal Velino, nel cuore del Cilento e della Dieta Mediterranea, la “Pizza della Fertilità”, sintesi di un messaggio ed un modello educativo innovativo per la salute e l’ambiente, nella conferenza presieduta dal dottor Luigi Montano, UroAndrologo dell’ASL Salerno, Past President della Società Italiana della Riproduzione Umana, coordinatore di EcoFoodFertility, un progetto di ricerca multicentrico e interdisciplinare sulla Salute Ambientale e Riproduttiva.
Il progetto
In generale, il modello s’inserisce in un progetto più ad ampio respiro, che coinvolge un network nazionale di ricercatori, università, centri di ricerca e strutture sanitarie con l’obiettivo di studiare come fattori ambientali, alimentari e stili di vita influenzino la fertilità, considerando gli indicatori riproduttivi ed in particolare il “Seme umano” come sensibile, precoce e predittivo marker dello stato di salute ambientale del territorio e generale dell’individuo. In sintesi, la doppia funzione del seme “Sentinella” della salute ambientale e generale, negli studi condotti e presentati da Montano, rappresenterebbe un modo innovativo per porre al centro la “fertilità” come presidio di misure di prevenzione e resilienza per la salvaguardia non solo della salute riproduttiva, ma della salute pubblica generale e finanche della stessa longevità.
L’incontro
La conferenza “La pizza della fertilità come modello educativo” si è tenuta presso la pizzeria l’Ammaccata e ha visto l’intervento di esperti oltre che del dott.re Luigi Montano, promotore dell’iniziativa, del medico epidemiologo Franco Berrino, autorità riconosciuta nel campo dell’alimentazione bio, di Sabrina Giannini, giornalista d’inchiesta, autrice e conduttrice televisiva e di Cristian Santomauro, ambasciatore della Dieta Mediterranea e fondatore del progetto di valorizzazione dell’Ammaccata, antica pizza cilentana, selezionato dallo stesso dottor Montano, che a tal proposito commenta: “ Da un’accurata analisi degli ingredienti e delle farine che hanno pienamente rispettato i criteri del protocollo “eubiotico” ideato nell’ambito del Progetto “EcoFoodFertility” per la valutazione chimico-nutrizionale e tossicologica degli alimenti, è emersa la salubrità e la perfetta corrispondenza con i principi della filiera “eubiotica” di EcoFoodFertility e l’ammaccata cilentana rendendola un ottimo esempio di modello educativo di ‘fare pizza’ per la salute e l’ambiente”.
Gli interventi
Inoltre, alla conferenza hanno partecipato personalità di rilievo del mondo scientifico, istituzionale e culturale. In collegamento video: Livia Iaccarino – ristorante Don Alfonso 1890, eccellenza mondiale nel campo della ristorazione; Angela Amoresano, Ordinario di Chimica del Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università Federico II di Napoli; Pasquale Gallo, Direttore del Dipartimento di Chimica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici, Alfonso Andria, politico di lunga esperienza ed ex membro del Parlamento Europeo; e Giovanni D’Angelo, Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno. Domenico Nicoletti, Segretario Generale dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino, figura chiave nel processo di riconoscimento UNESCO del Parco del Cilento; Giuseppe Coccorullo, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; Tommaso Pellegrino, Consigliere della Regione Campania; Carla Maurano, consulente del Comitato UNESCO; Rosa Pepe, ricercatrice del CREA – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria – e Giovanna Voria, riconosciuta Ambasciatrice della Dieta Mediterranea e tanti altri produttori, rappresentanti di enti e associazione.
Un nuovo modello
Durante l’evento, sono state illustrare le ricerche più recenti sul progressivo declino della fertilità umana, in particolare maschile a livello globale ed i principali risultati degli studi del progetto che chiaramente evidenziano seri problemi riproduttivi in un’alta percentuale di giovanissimi sani del nostro paese soprattutto nelle aree più inquinate. A seguire, sono state presentate le nuove linee di ricerche in corso e due nuovi progetti che interesseranno l’area di Pollica su Longevità e Fertilità (LAFA e HOHLI) in collaborazione con Università di Salerno, Future Food Institute, Farzati SPA, Università della Basilicata, Step srl, Fondazione Medes.
La seconda fase si è invece focalizzata su come difendersi, ossia quali misure di prevenzione e resilienza adottare per la salvaguardia della fertilità e della salute generale delle presenti e future generazioni. Si è posta attenzione sulla sana alimentazione in particolare la Dieta Mediterranea, riconosciuta essere un modello di salubrità ed in particolare sulla MedEubiotica coniato dal Progetto EcoFoodFertility, che vuole rappresentare un nuovo paradigma, una nuova chiave di lettura e interpretazione della dieta mediterranea come potente strumento di prevenzione e resilienza nei confronti degli inquinanti ambientali, considerando che i prodotti coltivati con sistemi agroecologici risultano oltre che privi di residui di pesticidi, più ricchi di sostanze antiossidanti e detossificanti, quindi più capaci di contrastare gli inquinanti ambientali e/o ridurre i loro effetti sulla salute umana a partire da quella riproduttiva. In questo contesto, la “Pizza della Fertilità” si propone come modello educativo che coniuga filosofia alimentare, tradizione e salute, rappresentando un prodotto simbolo capace di comunicare un messaggio di consapevolezza alimentare e sostenibilità.
I commenti
“La pizza, simbolo dell’italianità nel mondo — spiega il dott.re Montano — che abbiamo denominato Pizza della Fertilità o Eubiotica, è una ECOPIZZA composta da ingredienti di qualità superiore, selezionati per provenienza, ricchezza nutrizionale, capacità antiossidante e detossificante, dalla Rete Eubiotica per la Salute Ambientale (R.E.S.A.) del progetto di ricerca EcoFoodFertility.
Questa pizza racchiude il nostro messaggio educativo per un’‘ecologia della nutrizione’, a favore di scelte alimentari consapevoli, che puntano su Qualità, Gusto, Sostenibilità e Salute, aiutando la ricerca scientifica”.
In fondo, nella nostra era, definita dell’Antropocene, dove è riconosciuto l’impatto dell’uomo sul pianeta, è bene favorire tutte le scelte che promuovono una rivoluzione culturale nel modo di coltivare e produrre, a tutela dell’ambiente, della nostra salute e di tutti gli esseri viventi, partendo dalla tavola.” La ricerca ha coinvolto oltre 2500 giovani sani provenienti da aree italiane con diversi livelli di inquinamento, dimostrando che la fertilità è spesso il primo indicatore di danni ambientali e può guidare interventi innovativi di prevenzione e resilienza per la salute pubblica.