La Campania si conferma una regione virtuosa per la gestione sostenibile del territorio costiero, ottenendo anche quest’anno venti Bandiere Blu, il prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education (Fee).
Il direttore generale dell’Arpa Campania, Stefano Sorvino, ha commentato con soddisfazione questo risultato: «Una conferma che premia il lavoro di insieme svolto da una pluralità di soggetti, a cominciare dalle amministrazioni comunali e da quanti sono impegnati nel rendere il turismo e i sistemi urbani costieri sempre più sostenibili per l’ambiente. Siamo lieti come agenzia ambientale di dare un contributo, seppure indiretto, dal momento che per candidarsi a ottenere la Bandiera blu i comuni devono fare riferimento anche ai dati delle Arpa».
Qualità delle acque di balneazione e monitoraggio Arpa tra i criteri chiave
Tra i rigorosi criteri utilizzati dalla Fee per l’assegnazione del riconoscimento spiccano i dati sulla qualità delle acque di balneazione, elaborati dall’Arpa Campania attraverso un intenso monitoraggio istituzionale. Questo monitoraggio prevede circa 2.500 prelievi e 5mila determinazioni analitiche ogni anno nella regione, focalizzandosi sui parametri microbiologici.
Sorvino ha precisato: «Bandiere blu e monitoraggio delle Arpa non rappresentano dei metodi alternativi per valutare la qualità delle nostre località balneari. Si tratta piuttosto di sistemi che hanno finalità diverse, il primo essendo nato con l’idea di valorizzare i comuni costieri virtuosi sul piano delle politiche per la sostenibilità ambientale, il secondo invece essendo finalizzato specificamente alla tutela della salute dei bagnanti secondo quanto prescritto dalla normativa. È bene ricordare che i dati del monitoraggio Arpa entrano a far parte dei criteri utilizzati per l’assegnazione delle Bandiere blu».
Gestione sostenibile di acque reflue e rifiuti urbani: un altro elemento determinante
Ulteriori indicatori esaminati dalla Fee, anch’essi basati sulle attività dell’Arpa Campania, riguardano la gestione sostenibile delle acque reflue e dei rifiuti urbani. Sorvino ha osservato: «I riconoscimenti assegnati quest’anno dalle Fee rappresentano un’indubbia conferma per la Campania. Ben un terzo dei comuni costieri della regione può vantare questo marchio, sinonimo di eccellenza per il turismo balneare».
Conferme, ritorni e l’assenza di Capaccio Paestum
Tra le note positive, si registra il mantenimento della Bandiera Blu per il litorale di Cellole, nel litorale domizio, che aveva ottenuto il riconoscimento per la prima volta l’anno scorso. Particolare soddisfazione è stata espressa per il rientro di Sapri nella rosa delle località campane premiate. Per quanto riguarda il litorale di Capaccio-Paestum, quest’anno non incluso tra i comuni insigniti, Sorvino ha spiegato che «ha pesato l’arretramento della qualità di alcuni tratti, che risultano comunque balneabili».