La consigliera comunale di Capaccio Paestum, Simona Corradino, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta per fare chiarezza sull’aumento della TARI (Tassa sui Rifiuti) per l’anno 2025. La mossa arriva in seguito alla ricezione degli avvisi di pagamento che, secondo la consigliera, mostrano un incremento significativo rispetto all’anno precedente, smentendo le promesse dell’amministrazione.
Dubbi sulla gestione amministrativa
Il documento protocollato solleva una serie di interrogativi cruciali sulla gestione della tassa. Si chiede perché la società Sarim abbia rivisto il costo del servizio nel corso del 2024, a contratto già in esecuzione, e perché l’amministrazione non abbia reso noto il 37,25% di inesigibilità prima delle elezioni. Altri punti di domanda riguardano il susseguirsi di delibere e determine che hanno causato una fluttuazione degli importi, generando confusione tra i cittadini.
L’aumento smentisce le promesse
La Corradino sottolinea come il confronto tra gli avvisi di pagamento della TARI 2024 e quelli del 2025 dimostri un evidente aumento, nonostante l’amministrazione avesse affermato che gli importi delle prime quattro rate sarebbero rimasti invariati. La suddivisione del pagamento in quattro rate più conguaglio, quindi, non sarebbe servita a contenere i costi, ma avrebbe invece illuso i cittadini con la prospettiva di una rata finale ridotta. La consigliera, infatti, mette in discussione la possibilità di una riduzione reale, considerando l’elevata quota di crediti inesigibili.
Richiesta di trasparenza e responsabilità
L’opposizione chiede risposte scritte per fare chiarezza su tutti questi aspetti, ponendo l’accento sulla necessità di trasparenza e responsabilità. La Corradino ha dichiarato: “La nostra comunità è fatta di cittadini che comprendono l’importanza di pagare le tasse e a cui è possibile chiedere di accollarsi la quota di coloro che non possono pagare a condizione che non si tratti dei soliti furbetti, a condizione che si dimostri di aver fatto tutto il possibile per recuperare e che non si tratti semplicemente di sciatteria amministrativa, a condizione, insomma, che si parta dalla verità.” La consigliera conclude il suo intervento affermando che solo la verità e la trasparenza possono ristabilire la fiducia e la collaborazione tra cittadini e amministrazione.