Agropoli torna a vestire i colori della devozione popolare con una celebrazione che fonde spiritualità, mare e tradizione: la festa della Madonna di Costantinopoli, protettrice dei pescatori e delle acque della cittadina cilentana. Come ogni anno, il 24 luglio diventa il fulcro di un evento sentito e partecipato che richiama fedeli, curiosi e appassionati lungo tutta la costa.
Il culto
Alla base del culto, tre episodi miracolosi hanno legato indissolubilmente l’immagine della Vergine alla comunità agropolese, interpretati dai fedeli come segni della volontà della Madonna di rimanere in città. Una devozione che resiste al tempo, salda nei cuori e viva nelle strade. I festeggiamenti principali hanno preso il via il 23 luglio con la tradizionale benedizione del mare. I pescatori, protagonisti di questo rito suggestivo, hanno accompagnato l’effigie sacra dal centro storico fino al porto, dove si è tenuta la Santa Messa celebrata dal parroco don Carlo Pisani e da Padre Mario, guida spirituale della comunità della Madonna del Granato. L’emozione ha raggiunto il culmine quando la statua è stata condotta in mare, per la solenne benedizione. A trasportare l’immagine il peschereccio Vincenzo Padre della famiglia Liguori che da generazioni svolge attività di pesca in città. L’imbarcazione va ora ad arricchire la flotta della marineria agropolese.
La festa religiosa
Oggi, 24 luglio, il momento clou della celebrazione. Dopo la Santa Messa delle ore 18, presieduta anche dal vescovo di Vallo della Lucania, monsignor Vincenzo Calvosa, la statua della Madonna di Costantinopoli viene adagiata su un peschereccio per la processione in mare. Centinaia di imbarcazioni, piccole e grandi, seguono l’effigie lungo la costa agropolese in un corteo che unisce preghiera, canto e commozione.
Il suggestivo spettacolo pirotecnico
A mezzanotte, il cielo di Agropoli si illumina con lo spettacolo pirotecnico che chiude la festa: un omaggio alla Vergine e un saluto collettivo che unisce mare, terra e cielo in un unico abbraccio di luce e gratitudine.