Si è tenuta sabato 2 agosto, presso l’oratorio Padre Giacomo Selvi e il campetto adiacente, la Festa dell’identità Saharawi, un evento che ha coinvolto la comunità locale in un momento di incontro e conoscenza della cultura del popolo Saharawi. L’iniziativa, che si tiene simultaneamente in diverse città italiane, ha visto una partecipazione sentita e numerosa.
Un progetto di accoglienza radicato nel territorio
Da anni, Agropoli ospita nel mese di agosto bambini Saharawi, provenienti dai campi profughi del Sahara occidentale. Questo progetto è reso possibile grazie all’impegno dell’associazione “Piccoli Ambasciatori di Pace”, dell’oratorio Padre Giacomo Selvi, del parroco Don Nicola Griffo e di numerosi volontari.
«È una meravigliosa accoglienza quella di Agropoli e del Cilento. Le tende tipiche saharawi, come quella donata dalle donne e realizzata con le loro melfi, presenti qui questa sera, raccontano una storia di identità e resistenza. Abbiamo condiviso cibi tradizionali come il cous cous e il tè», ha commentato così il presidente dell’Associazione Piccoli Ambasciatori di Pace ODV, Antonio Giacco.
All’evento hanno partecipato rappresentanti dell’amministrazione comunale, tra cui il sindaco Roberto Mutalipassi, il vicesindaco Rosa Lampasona, gli assessori Elvira Serra e Roberto Apicella, e il presidente del consiglio comunale Franco Di Biasi.
«Ringrazio l’associazione, l’oratorio e Don Nicola Griffo per portare avanti questo progetto molto importante. Noi come amministrazione abbiamo dato il nostro contributo. Siamo contenti che i bambini possano godere di cose che per noi sono scontate, ma che per loro valgono molto», ha commentato così il sindaco di Agropoli, Roberto Mutalipassi.
Diritti umani e solidarietà al centro della festa
Quest’anno, la Festa ha dedicato uno spazio ai diritti umani e ai prigionieri politici, rafforzando il messaggio di solidarietà. La vicepresidente dell’associazione, Luisa Piscopo, ha evidenziato: «È una festa importantissima e la comunità agropolese si unisce a noi ogni anno con grande fervore e partecipazione».
Una rete nazionale di accoglienza
Il progetto di accoglienza è parte di una rete nazionale che coinvolge 115 bambini Saharawi in tutta Italia. La responsabile nazionale del progetto, Valentina Roversi, ha commentato: «Sono rimasta molto colpita dalla qualità dell’accoglienza, dalla qualità umana delle persone e dal fare rete in tutto il territorio. L’associazione APAP ha sempre migliorato la capacità di organizzarsi e di trovare fondi».
Cultura, comunità e impegno civile
La Festa dell’identità Saharawi ad Agropoli si conferma come un appuntamento di grande valore culturale e sociale. Attraverso la condivisione di tradizioni, la presenza istituzionale e il coinvolgimento della cittadinanza, l’iniziativa promuove un messaggio di pace, accoglienza e rispetto dei diritti umani, rafforzando il legame tra il territorio cilentano e il popolo Saharawi.