Il circolo Legambiente Stella Maris di Agropoli, in collaborazione con l’Associazione “Mediterraneo mare che unisce” e con il patrocinio morale del Comune di Agropoli e del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ha organizzato la seconda edizione di Festambiente, il tradizionale appuntamento dedicato ai temi ambientali e alla buona e corretta alimentazione.
FestAmbiente si svolgerà martedì 30 luglio alle ore 19.30 presso il lido Tre Conchiglie sul lungomare San Marco Agropoli. Il programma prevede: una tavola rotonda sul nuovo Piano del Parco nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni con la partecipazione del Sindaco di Agropoli Dott. Adamo Coppola, il Comandante della Capitaneria di porto T.V. Giulio Cimmino, il Direttore del Parco NCVDA Dott. Gregorio Romano e Francesca Ferro Direttore Legambiente Campania. Seguirà una degustazione di prodotti tipici del territorio( pasta di grani antichi e prodotti caseari azienda La Petrosa di Ceraso e Alici di Menaica) e musica cilentana.
“Il territorio del Parco comprende due riserve marine, Santa Maria di Castellabate, Costa degli Infreschi e della Masseta, due riserve naturali, monte Cervati 1889 metri, la montagna più alta della Campania, e fiume Calore, ed è riserva della Biosfera e Geoparco. Questo straordinario patrimonio naturalistico e paesaggistico deve essere salvaguardato e valorizzato. Per questo lo sviluppo del territorio deve essere biosostenibile – spiega il presidente del circolo Legambiente Agropoli Mario Salsano – occorre regolamentare i mezzi motorizzati sui sentieri e sulle montagne del Parco, è necessario il numero chiuso sulle spiagge più belle della costa (diventate impraticabili per l’eccessivo numero di turisti), occorre aumentare i controlli da parte dei Carabinieri forestali e della Capitaneria di porto”. “Ma è indispensabile garantire efficienza e normalità alla raccolta differenziata, alla pulizia delle spiagge tutto l’anno – aggiunge – ai problemi della poseidonia e ai rifiuti abbandonati sulle corsie di emergenza della strada Cilentana. Infine, occorre un forte coinvolgimento delle Comunità locali e delle Associazioni ambientaliste sul nuovo Piano del Parco NCVDA, commissionato ad un pool di esperti, che ad oggi è un perfetto sconosciuto.