Attualità

Prima di acquistare pensiamo a cosa c’è dietro a un prezzo troppo basso

Slow Food Italia chiede al Governo la dichiarazione in etichetta del prezzo all’origine

Comunicato Stampa

7 Agosto 2018

Slow food

Slow Food Italia condanna duramente lo sfruttamento di braccianti in agricoltura con tutte le sue tragiche conseguenze, in linea con una storia che anni ha portato la nostra associazione a battersi per sensibilizzare la popolazione sull’ignobile corsa al ribasso dei prezzi che si scarica sulla parte più debole della filiera e porta forme di schiavitù vergognose per una società che si dice civile. Le ultime, drammatiche, vicende di cronaca (con la morte di 16 lavoratori di origine africana in provincia di Foggia) richiamano l’attenzione sul fenomeno del caporalato: «Una mattanza intollerabile – dichiara il Comitato esecutivo di Slow Food Italia a nome di tutta l’associazione – che avviene ormai in modo palese. Lo Stato deve mettere al centro delle proprie politiche la tutela dei lavoratori, spesso migranti regolari in Italia alla ricerca di opportunità lavorative e di un futuro migliore per sé e per la propria famiglia. Lo sfruttamento dei braccianti agricoli è un fenomeno noto a tutti».

Slow Food Italia aderisce alla manifestazione di domani (mercoledì 8) indetta da Flai Cgil Puglia per denunciare lo sfruttamento e le condizioni di lavoro inumane dei raccoglitori di pomodori.

Secondo i dati del rapporto «Agromafie e caporalato» dell’Osservatorio Placido Rizzotto, sono 400 mila i braccanti agricoli impegnati nella raccolta di pomodori, di cui almeno 100 mila, cioè un quarto, subiscono forme di ricatto lavorativo e vivono in condizioni disumane. Lavorano dalle 8 alle 12 ore al giorno, per una paga media di 3 euro l’ora, il 50 per cento in meno di quanto previsto dalle norme nazionali. Purtroppo, il fenomeno dello sfruttamento del lavoro non riguarda solo la Puglia e il pomodoro, ma è stagionale e tocca altre parti d’Italia, basti pensare alla raccolta delle arance.

nuovi schiavi delle campagne italiane sono una delle conseguenze dello strapotere della grande distribuzione organizzata e della concorrenza sleale nella commercializzazione di prodotti alimentari, spesso venduti a prezzi inferiori al costo di produzione. Gli imprenditori agricoli, per salvare le proprie aziende e non lavorare completamente in perdita, si rifanno sull’ultimo anello della filiera, il più debole, cioè i braccianti che faticano e sudano nei campi per pochi euro l’ora, tutti i giorni. Con tutti i rischi che ciò comporta sia sui luoghi di lavoro, sia nel tragitto verso le bidonville in cui spesso sono costretti a vivere.

Per uscire da questo circolo vizioso fatto di sfruttamento, azzeramento dei diritti e violenza, Slow Food Italia chiede al Governo sia introdotta l’obbligatorietà del prezzo all’origine: su ogni etichetta deve essere indicato quanto è stato pagato il prodotto agricolo al contadino, in modo che il consumatore possa scegliere catene di trasformazione e di distribuzione che privilegino la remunerazione del lavoro nei campi allo sfruttamento e al nuovo schiavismo.

«Facciamo appello – aggiunge il Comitato esecutivo di Slow Food Italia – a tutti i consumatori: quando andiamo ad acquistare i frutti della terra dobbiamo prestare la massima attenzione a non diventare complici di questo neo-schiavismo, evitando di scegliere le offerte al ribasso o marchi della grande distribuzione che praticano politiche dei prezzi aggressive e non etiche. Quando spendiamo i nostri soldi dobbiamo fare la differenza, privilegiando aziende e marchi che facciano della sostenibilità e dell’eticità un pilastro del proprio business. Il cibo deve essere un motore di cambiamento per la nostra società. Come Slow Food crediamo e investiamo in questo modello tutte le nostre risorse ideali. Il tema è al centro delle nostre politiche e sarà al centro di Terra Madre Salone del Gusto, la manifestazione che dal 20 al 24 settembre a Torino si svolgerà all’insegna dell’espressione #foodforchange, in cerca di un “cibo per il cambiamento” più equo per tutti».

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

San Cataldo, il monaco irlandese e Santo dei prodigi venerato nel Cilento

Oggi la comunità di Pattano celebra San Cataldo

Concepita Sica

10/05/2025

Eboli, gli studenti dell’I.C. Matteo Ripa ad Atene e Valencia per l’Erasmus di gruppo

I progetti Erasmus all’I.C. Matteo Ripa si confermano una risorsa fondamentale per costruire una scuola moderna, europea, capace di formare cittadini attivi e responsabili

Trentinara, accuse al sindaco per lo stop alla Festa del Pane. Carione risponde

“La comunità di Trentinara sa bene come sono andate le cose e sa che la decisione di rinunciare alla festa mi è costata molta sofferenza”

Salerno: al Tempio di Pomona una mostra su San Francesco d’Assisi

Il 30 maggio apre i battenti la mostra che sarà visitabile fino al prossimo 22 giugno ad ingresso gratuito

Sapri, chiusura punto nascita: proseguono le iniziative di protesta

Una nuova assemblea si terrà lunedì 12 maggio alle ore 18:00 nell'aula consiliare del comune di Sapri

Castellabate: raccolti 22mila euro per la ricerca contro il cancro

Grande successo per la due giorni de “Il filo della solidarietà”

Stop alla Festa del Pane di Trentinara, nuova Pro Loco risponde al sindaco: faccia un passo indietro

Ancora polemiche per lo stop alla Festa simbolo di Trentinara: “danno economico incalcolabile”

BCC di Aquara, ieri l’Assemblea dei soci. Antonio Marino eletto nuovo presidente. L’intervista

Marino ha espresso gratitudine e soddisfazione per la nuova importante nomina e ha ripercorso la storia della Banca dalla sua nascita fino ad oggi

Costa degli Infreschi, salvata tartaruga marina in difficoltà

L'animale aveva delle lenze attorcigliate alle pinne che gli impedivano di nuotare

Roscigno: inaugurata la “Bottega della Comunità”, un nuovo presidio di assistenza territoriale. Le interviste

Con l’apertura della Bottega di Roscigno l’attivazione dei presidi di assistenza territoriale è quasi al completo, dei 29 comuni delle Aree Interne del Cilento, manca solo Sant’Angelo a Fasanella

Recinzioni anti-cinghiali: Regione estende il bando, accolta la richiesta degli amministratori cilentani

La regione Campania ha modificato il bando estendendo il numero di comuni interessati dalle risorse

Padula incontra il testimone di giustizia Ignazio Cutrò

Il testimone di giustizia Ignazio Cutro’ ha ripercorso la sua vita fatta di sacrifici, rinunce, ricatti con decine di attentati contro la sua impresa e il coraggio di resistere alla durissima e violenta azione della mafia

Torna alla home