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Quando la fortuna paga dazio

L'obolo da lasciare allo stato si fa più grasso.

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11 Febbraio 2018

Superenalotto

L’obolo da lasciare allo stato si fa più grasso.

“Tassa della fortuna” si chiama, così hanno ribattezzato una nuova legge, annunciata solo da un paio di mesi dal nostro Governo.

Cerchiamo di capire di cosa si tratta.

Fino a ieri non era necessario dichiarare le vincite alle imposte, semplicemente perché il gruzzolo veniva già tassato a monte. In sostanza la vincita riscossa era già quella al netto. Molto semplice, nessun incomodo per il vincitore, nessun incomodo per l’agenzia di Stato.

Ma di che cifre si parlava? Presto detto, come è sempre avvenuto dal 2004, le detrazioni sono state le seguenti:

  • Per le vincite al Lotto: tassa del 6% per le quote che eccedevano i 500€
  • SuperEnalotto e Gratta e Vinci: tassa del 6%, anche in questo caso solo quando le vincite superavano i 500€.
  • I casinò online certificati AAMS invece hanno invece una regolamentazione distinta.

Cosa è cambiato? Le aliquote della tassazione stabilite dal nuovo decreto legge 50/2017 prevedono che le vincite oltre i 500€, parlando sempre di SuperEnalotto e Gratta e Vinci online, siano ora tassate del 12%.

Che si traduce in gettito fiscale annuo a favore delle casse dello Stato di circa 143 milioni di euro.

Nel caso del Lotto si è passati invece dal 6 all’8%. Sempre per vincite eccedenti 500€.

I nuovi prelievi riguarderanno sia SuperEnalotto online che giocato in maniera tradizionale, stessa cosa anche per il Gratta e Vinci. La Lotteria Italia invece rimane fuori dalla tassazione come anche le scommesse ed il poker.

È normale e lecito che tutti coloro che qualche volta tentano la fortuna non siano molto lieti di sapere che lo Stato tratterrà adesso, sui loro soldi, più di quanto trattenesse prima. Senza nemmeno sapere a che titolo. Ma quest’ultimo è un discorso che andrebbe fatto a parte.

Per quanto riguarda le vincite nei casinò, sia quelli fisici che on line, sono invece tassati a monte e non andranno inserite nella vostra dichiarazione dei redditi. Questo perché tutti i casinò in regola e autorizzati AAMS trattengono per voi la tassazione alla fonte versandola loro allo Stato. In merito alla questione, secondo il CEO del casino on line BetNero: “Un ulteriore aumento della tassazione anche sulle vincite generate nei casino andrebbe certamente a discapito dei giocatori. Rispetto alla rete fisica nei casino online c’è più trasparenza e mi auguro che i futuri aumenti siano almeno più progressivi.”

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