L’emergenza cinghiali nel Cilento continua a destare preoccupazione tra residenti e agricoltori. Da Orria arriva un nuovo appello: circa 60 cittadini hanno sottoscritto una diffida collettiva inviata a Regione Campania, Provincia di Salerno, Ente Parco Nazionale del Cilento, Comune, Prefettura e Procura della Repubblica di Vallo della Lucania per chiedere interventi urgenti e straordinari contro la proliferazione degli ungulati.
Le richieste
La richiesta, già protocollata nell’agosto 2022 e rimasta senza riscontri concreti, denuncia gravi criticità. I cinghiali, sempre più numerosi, rappresentano un pericolo per la sicurezza stradale, con incidenti frequenti sulle vie provinciali e comunali, e pongono seri rischi di carattere igienico-sanitario a causa della loro presenza sempre più vicina alle abitazioni. Le attività agricole risultano devastate, mentre i muretti a secco e altri manufatti storici, riconosciuti dall’UNESCO, sono stati danneggiati in maniera irreversibile. Il portavoce dei firmatari, Angelo Antonio Infante, sottolinea come a distanza di oltre due anni dalla prima richiesta non siano stati adottati interventi concreti da parte degli enti competenti.
La diffida evidenzia inoltre che Regione, Provincia ed Ente Parco hanno l’obbligo di predisporre e attuare piani di contenimento e gestione della fauna selvatica e che l’inerzia istituzionale può configurare responsabilità anche sul piano penale per omissione di atti dovuti. I cittadini sollecitano la convocazione di un tavolo tecnico urgente con la partecipazione delle associazioni agricole e chiedono un riscontro scritto entro trenta giorni con l’indicazione delle azioni da intraprendere. Viene inoltre invocato un sopralluogo nelle aree maggiormente colpite, tra cui Orria, Piano Vetrale e Casino Lebano, e la semplificazione delle procedure di rimborso danni insieme allo stanziamento di fondi per la messa in sicurezza delle proprietà.
L’appello
Il documento si chiude poi con un avvertimento: “i cittadini già firmatari della richiesta del 02.08.2022 si riservano di tutelarsi in tutte le sedi competenti, civili, amministrative e penali, per l’accertamento delle responsabilità e per il risarcimento dei danni subiti”.