È stata grande partecipazione la partecipazione dei cittadini al Consiglio Comunale monotematico convocato per discutere il futuro dell’ospedale di Agropoli. All’assemblea, svoltasi nella Casa Comunale, erano presenti i vertici dell’Asl Salerno, oltre al consigliere regionale Franco Picarone. Una vittoria delle opposizioni, che da tempo chiedevano un confronto.
La posizione dell’Asl
Il direttore generale Sosto non ha portato novità di rilievo: ha evidenziato come la principale criticità sia la carenza di medici specializzati. Numerosi bandi, infatti, si sono conclusi senza trovare candidati idonei. In risposta, ha annunciato l’impegno dell’ASL a predisporre un bando ad hoc per reclutare personale qualificato, fondamentale per il potenziamento del presidio. Ha inoltre confermato l’intenzione di mantenere attivo il Punto di Primo Intervento (Psaut), definendolo come la base da cui “costruire un futuro diverso per l’ospedale di Agropoli”.
L’impegno della politica
Il consigliere regionale Picarone, invece, ha chiarito che una modifica sostanziale del budget regionale per la sanità richiede l’intervento del Governo centrale. Ha sottolineato come sia necessario far valere la protesta a livello nazionale, dichiarando di essere pronto anche a manifestare in piazza al fianco dei cittadini, qualora servisse.
Il contesto
Il Consiglio si inserisce in un contesto di forte mobilitazione popolare. I cittadini di Agropoli si erano organizzati fin dai giorni precedenti, esprimendo la volontà che “la salute non è un privilegio ma un diritto costituzionale”. Dal punto di vista dei numeri, nonostante l’ospedale operi senza un vero e proprio Pronto Soccorso, è un punto di riferimento essenziale: nel 2024 ha registrato quasi 12.000 accessi, con 19 codici rossi e oltre 1.200 codici gialli, superando anche strutture dotate di Pronto Soccorso, come Roccadaspide Quest’anno, fino ad ora, gli accessi ammontano a oltre 7.700 contro i meno di 6.000 della struttura concorrente.
Il mantenimento del Punto di Primo Intervento e l’imminente bando ad hoc per medici rappresentano elementi concreti per difendere e strutturare il presidio. Tuttavia, senza un incremento del budget sanitario su livello regionale o nazionale, il potenziamento rischia di rimanere incompleto; La comunità di Agropoli, fortemente mobilitata, sembra determinata a mantenere alta la pressione istituzionale per ottenere risultati tangibili.