Dopo la grande partecipazione alla manifestazione dell’8 agosto, la Funzione Pubblica CGIL Salerno torna a chiedere la riattivazione del Pronto Soccorso presso l’ospedale di Agropoli. Il sindacato ritiene che la battaglia per la riattivazione non sia una semplice protesta localistica, ma una richiesta fondata sui numeri e sul diritto alla salute dei cittadini.
La posizione della FP CGIL è chiara: l’ospedale di Agropoli deve essere re-integrato a pieno titolo nella rete dell’emergenza-urgenza della Regione Campania.
I dati che smentiscono le scelte regionali
Secondo i dati forniti dalla FP CGIL, l’ospedale di Agropoli, nonostante l’assenza di un Pronto Soccorso ufficiale, ha gestito un numero elevato di accessi. Nel 2024, il punto di primo soccorso ha registrato circa 11.970 accessi, di cui 19 codici rossi e 1.210 codici gialli, con ben 199 trasferimenti verso altre strutture a causa della carenza di reparti. Il confronto con l’ospedale di Roccadaspide, classificato come presidio in area disagiata e dotato di un Pronto Soccorso funzionante, evidenzia una differenza di gestione: nel 2024, il nosocomio di Roccadaspide ha avuto 9.480 accessi, ma un numero superiore di ricoveri (1.160) e meno trasferimenti (97).
I dati, aggiornati al 19 agosto 2025, continuano a confermare questo trend: 7.730 accessi ad Agropoli contro i 5.990 di Roccadaspide, a dimostrazione che la struttura agropolese continua a essere un punto di riferimento fondamentale per la popolazione, nonostante l’assenza di una dotazione strutturale e di un organico professionale adeguati.
Il segretario generale della FP CGIL Salerno, Antonio Capezzuto, sottolinea che l’ospedale di Agropoli continua ad accogliere e stabilizzare pazienti che arrivano autonomamente, nonostante il 118 non indirizzi i casi di emergenza verso la struttura.
La richiesta di un’assistenza sanitaria equa
La FP CGIL Salerno ribadisce la necessità di valorizzare l’ospedale di Agropoli, che dovrebbe avere un Pronto Soccorso funzionante oltre ai 60 posti letto previsti per la riabilitazione, la medicina della fragilità e un centro ambulatoriale oncologico.
Il sindacato chiede un’assistenza tempestiva per i cittadini, senza la necessità di percorrere decine di chilometri per raggiungere un ospedale attrezzato.
La questione sarà al centro del prossimo Consiglio Comunale convocato per il 26 agosto. La FP CGIL auspica un confronto unanime e determinato che possa unire la comunità, i lavoratori e le istituzioni per riportare l’ospedale di Agropoli nella rete dell’emergenza-urgenza, dotandolo del personale e delle attrezzature necessarie, come anestesisti e cardiologi.