È polemica per il servizio di spiaggia dedicato alle persone con disabilità. A sollevare la questione è stato l’attività Cristian Durso che attraverso un video denuncia ha affermato che “fare il bagno a mare è un diritto per tutti” motivo per il quale deve essere un diritto garantito anche nel mese di Settembre e non interrotto alla fine di agosto.
La polemica
Una critica rivolta al Comune di Centola, dove è presente una delle spiagge dedicate a persone con disabilità, e al Piano di Zona S9. A tal proposito è arrivata la replica da parte della coordinatrice del Piano di Zona S9 Gianfranca di Luca. “Il piano di Zona S9, come accaduto negli anni precedenti, ha erogato un contributo pari a 5mila euro a tutti i comuni dell’Ambito, siano essi costieri che dell’entroterra – ha affermato la coordinatrice Di Luca – Per i comuni costieri, i 5mila euro vengono utilizzati per la balneazione assistita per le persone con disabilità, lungo le spiagge dei comuni appartenenti all’ambito S9.
Il nostro compito è quello di erogare il contributo direttamente al comune che autonomamente gestisce il servizio. Il nostro compito è esclusivamente questo. Per i Comuni dell’entroterra invece la somma destinata viene utilizzata per le colonie estive. Ma è sempre il comune a gestire il servizio. Nell’ambito del nostro piano di zona abbiamo sette comuni costieri ai quali è stata data anche dell’attrezzatura per i punti spiaggia. Quest’anno abbiamo implementato l’attrezzatura con una sedia galleggiante in maniera tale che le persone con disabilità possono agevolmente raggiungere il mare e restare in acqua senza alcuna difficoltà”, conclude.