Sono 19 gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari notificati nelle scorse ore per la questione delle multe annullate a Capaccio Paestum. Una questione che sembrava essere legata unicamente al personale del comando dei vigili urbani della città dei templi e che invece ora si è estesa ad amministratori e semplici automobilisti, alcuni dei quali familiari di politici di maggioranza e opposizione, non soltanto di Capaccio Paestum ma anche di Agropoli.
Anche Franco Alfieri indagato: le accuse
Tra gli indagati figura anche Franco Alfieri, ex sindaco dei due comuni, che all’epoca dei fatti contestati indossava la fascia tricolore del centro capaccese. Nel 2019, poco dopo essere stato eletto, chiese l’annullamento di una sanzione per violazione di un’area ZTL.
Per tutti, le accuse hanno un unico fondamento: aver istigato il comando di polizia municipale ad annullare multe con falso atto di autotutela.
Le contestazioni
Le sanzioni oggetto di contestazione, che poi, grazie a queste sollecitazioni, non sono state incassate dal Comune, andavano dai 50 ai 200 euro. Si tratta perlopiù di contestazioni legate al superamento della linea di stop con semaforo rosso, ma anche a transiti in aree a traffico limitato non autorizzati.
I casi contestati sono soltanto una minima parte della gran mole di atti sotto la lente d’ingrandimento della Procura.
Una vicenda complessa, su cui i magistrati salernitani stanno indagando ormai da tempo, madre dell’inchiesta che ha portato poi al terremoto giudiziario nella città dei templi.