Il 16 agosto 2025 si è spento all’età di 89 anni Pippo Baudo, figura monumentale della televisione italiana e autentico “Maestro” del piccolo schermo. Conduttore di tredici Festival di Sanremo, protagonista di programmi che hanno fatto la storia – da Canzonissima a Fantastico, da Domenica In a Novecento – Baudo non è stato soltanto un presentatore, ma un talent scout capace di scoprire e valorizzare generazioni di artisti.
La sua lunga carriera ha toccato anche la provincia di Salerno, lasciando tracce indelebili.
Adriana Ruocco a Sanremo 1996
Un ricordo forte è legato al Festival di Sanremo del 1996, quando Pippo Baudo presentò sul palco dell’Ariston la cilentana Adriana Ruocco, originaria di Vallo della Lucania. Con il brano Sarò bellissima, la giovane interprete conquistò il secondo posto nella sezione Nuove Proposte, dietro a Syria con Non ci sto. Fu un momento che mise in luce il talento del Cilento davanti all’Italia intera, con Baudo ancora una volta nel ruolo di raffinato valorizzatore di nuove voci. Era già successo tre anni prima, a Sanremo Giovani 1993, quando a calcare il palco con il Pippo Nazionale fu un altro cilentano, Nicola Napolitano con il brano Ci vorrebbe il mare (non finalista).
I Neri per Caso e Rocco Hunt
La provincia di Salerno ha spesso incrociato la sua storia con quella del grande conduttore. Nel 1995 i Neri per Caso, gruppo vocale salernitano, vinsero il Festival di Sanremo nella sezione Giovani con Le ragazze. Anche in quel contesto, Pippo Baudo riconobbe e sostenne la freschezza di un progetto innovativo, che avrebbe portato la città di Salerno al centro della scena musicale italiana.
Negli anni successivi, lo stesso accadde con altri artisti campani: da Rocco Hunt, rapper salernitano che ha trovato a Sanremo una consacrazione nazionale, a tanti altri giovani che Baudo ha sempre saputo incoraggiare, intuendone le potenzialità.
Il Premio Fabula a Bellizzi
Il legame con la provincia di Salerno si consolidò anche attraverso la partecipazione di Pippo Baudo al Premio Fabula di Bellizzi, manifestazione dedicata ai giovani talenti della scrittura e della creatività. La sua presenza rappresentò non soltanto un riconoscimento per l’evento, ma soprattutto un messaggio di fiducia verso le nuove generazioni, tema a lui caro per tutta la carriera. Non solo: Baudo fu autentica star anche al Giffoni Film Festival 2008 che oggi lo ricorda con sincero affetto.
L’eredità
Con la morte di Pippo Baudo si chiude un capitolo irripetibile della televisione italiana, come hanno detto molti commentatori e colleghi del mondo dello spettacolo.
La scomparsa del “Signore della televisione” lascia un vuoto profondo, ma anche una certezza: la sua eredità culturale e umana continuerà a brillare nei volti e nelle voci che lui stesso ha contribuito a far emergere.