Il sindaco di Eboli, Mario Conte, ha comunicato ufficialmente la fine dell’emergenza sanitaria legata ai migranti sbarcati ieri, dopo che i referti dell’Ospedale Cotugno hanno escluso la presenza di casi di MPOX.
Nessun contagio accertato
«Si informa che, sulla base dei referti dell’Ospedale Cotugno ufficializzati in mattinata, non è stata confermata la sospetta diagnosi di malattia MPOX tra i migranti sbarcati ieri. Pertanto, non è necessario attivare alcuna misura di contenimento sanitario legata a tale patologia».
Lo comunica l’ASL, in una nota firmata dal dottor Arcangelo Saggese Tozzi, responsabile sanitario della prevenzione collettiva.
Tentativo di fuga: migranti rintracciati
Poche ore dopo la notizia del tentativo di fuga da parte di circa quaranta migranti dalla struttura di accoglienza di Macchioncello, è arrivata la nota del sindaco Mario Conte, che ha rassicurato la cittadinanza e riportato la situazione alla normalità.
«Si comunica, inoltre, che i migranti che avevano tentato la fuga dal centro di accoglienza in località Macchioncello sono stati prontamente rintracciati e fermati dalle Forze dell’Ordine. Il tentativo di fuga, considerato che le analisi effettuate sui casi sospetti ricoverati al Cotugno hanno escluso il contagio da vaiolo, non ha comportato alcun pericolo».
Le parole del sindaco Mario Conte
«Già ieri sera le analisi anticipavano l’assenza di contagio – ha dichiarato il sindaco Mario Conte – e stamattina abbiamo ricevuto la conferma ufficiale. Ora i migranti saranno trasferiti per l’identificazione e successivamente nei centri CAS di competenza. Si tratta di migranti come tutti gli altri, per i quali saranno attivati i protocolli ordinari. La popolazione può stare tranquilla: la decisione del Prefetto è stata esclusivamente precauzionale».
Reazioni e richieste di chiarimento
In coda alla nota stampa del Comune sono stati diffusi gli hashtag #nessuncontagio, #emergenzasanitariarientrata e #nessunpericolo. Tuttavia, sui social cresce la protesta da parte di alcuni cittadini ebolitani, che riferiscono di aver visto migranti radunati in località Casarsa, nei pressi della stazione ferroviaria e in altre zone della città. Molti chiedono ulteriori spiegazioni sulla fuga avvenuta dalla struttura di Macchioncello.