È giunta questa mattina al Molo 3 Gennaio del porto di Salerno la nave umanitaria Sea Watch 5, con a bordo 71 migranti salvati nel Mediterraneo centrale. Il gruppo comprende 58 uomini, 13 donne e 37 minori non accompagnati.
Emergenze mediche
Durante il viaggio, una donna al nono mese di gravidanza ha rotto le acque, rendendo necessaria un’evacuazione medica urgente. A bordo si trovavano anche due bambini di 2 e 7 anni, accompagnati dalla madre, anch’essa in stato interessante. Le donne in gravidanza sono state trasferite presso l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno per gli accertamenti clinici.
Sospetti casi di vaiolo: attivate le procedure di quarantena
Le autorità sanitarie hanno segnalato sospetti casi di vaiolo, attivando immediatamente le misure di contenimento. I migranti coinvolti sono stati trasferiti negli ospedali di Nocera Inferiore, Vallo della Lucania ed Eboli, dove sono stati sottoposti a controlli e isolamento preventivo.
Coordinamento e sicurezza: operazioni senza disordini
Le operazioni di sbarco sono state coordinate dalla Prefettura di Salerno, con il supporto di forze dell’ordine, personale medico, Protezione Civile e volontari. L’intervento si è svolto in modo ordinato e senza incidenti. Si tratta del 41º sbarco registrato nel porto di Salerno dal 2014, confermando il ruolo strategico della città nella gestione delle emergenze migratorie.
Il commento del sindaco
In una nota ufficiale, il sindaco di Salerno ha dichiarato: “Non vi sono rischi immediati per la salute pubblica, ma è fondamentale mantenere prudenza e seguire le indicazioni sanitarie”. L’appello alla cittadinanza è volto a garantire una gestione responsabile e solidale dell’accoglienza.
La nota del sindaco di Eboli, Mario Conte
“Nella tarda serata di ieri, il Prefetto di Salerno mi ha comunicato che, per motivi emergenziali e inevitabili, 67 migranti saranno ospitati presso una struttura nella zona agricola e periferica di Eboli, in località Macchioncello, per due settimane, in quanto dovranno rimanere in osservazione, avendo avuto contatti con soggetti sospettati di essere affetti da vaiolo.
Nonostante una mia decisa richiesta di non utilizzare la struttura di Eboli, il Prefetto mi ha riferito che ogni altro tentativo di trovare soluzioni alternative non aveva avuto esito favorevole. I 63 migranti non sono affetti da vaiolo, altrimenti sarebbero stati immediatamente ricoverati in strutture ospedaliere. L’azione messa in campo dalla Prefettura di Salerno è dunque a fini precauzionali, una volta completato il periodo di quarantena i migranti saranno destinati a strutture CAS della provincia di Salerno.
In ogni caso, l’intera struttura di località Macchioncello sarà pattugliata 24 ore al giorno dalle forze dell’ordine che sono già state allertate per il servizio continuo. La soluzione voluta per questa emergenza arriva direttamente dall’organo di governo sul territorio, ma conoscendo l’attenzione che il Prefetto di Salerno ha per la nostra comunità sono certo che saranno rispettati tempi e modalità per la piena tutela di tutti”, conclude il primo cittadino, Conte.