Alle 11:00 del 9 Agosto 2025, l’atleta Carmine Montuori ha concluso una maratona di nuoto durata 15 ore, toccando terra sulla spiaggia di Marina di Pisciotta, accolto da una folla commossa di amici e villeggianti. Un’impresa sportiva di rara intensità, che ha attraversato le acque del Cilento tra bellezza paesaggistica e difficoltà impreviste.
Una partenza al tramonto tra sirene e luna piena
L’avventura ha avuto inizio il giorno precedente, quando un suono prolungato di sirena ha rotto il silenzio sulla spiaggia. La flottiglia di imbarcazioni di supporto ha preso il largo seguendo il sole al tramonto. A garantire la sicurezza lungo il percorso costiero, la Guardia Costiera di Palinuro e il Gruppo Carabinieri Sommozzatori di Napoli, con le barche ammiraglie a tracciare la rotta verso Ascea, Casal Velino, Pioppi e il giro di boa verso Acciaroli.
Il presidio medico era affidato alle Misericordie di Pisciotta e Vallo della Lucania, pronte a intervenire con attrezzature d’emergenza. “Un’organizzazione capillare e una grande attenzione per la sicurezza in mare”, hanno commentato gli organizzatori.
La maratona
La maratona si è svolta sotto lo spettacolo naturale della notte di plenilunio, con la costa cilentana illuminata e la fila di barche guidata dalla luce della luna. La boa segnalava la posizione del nuotatore, seguito a vista dalla barca pilota. Le bracciate di Montuori erano regolari, il mare immobile sembrava accompagnarlo.
Ma all’altezza di Pioppi, la situazione è cambiata: la prevista brezza di terra si è trasformata in vento forte e corrente trasversale, costringendo le barche ad anticipare il giro di boa. “L’atleta sembrava non riuscire ad avanzare”, raccontano i presenti. Il ritiro è stato ventilato, ma la tenacia di Montuori e il sostegno degli amici hanno prevalso.
Il ritorno complicato e la rotta riconquistata
Con l’aurora, il gruppo si è accorto di essere in alto mare, a tre o quattro miglia dalla costa. Il ritorno verso Pisciotta si è fatto arduo, ma la determinazione dell’atleta ha permesso di riconquistare la rotta. Miglio dopo miglio, il mare si è calmato e la costa è apparsa sempre più vicina.
Alle 11:00 del 9 agosto, Montuori ha toccato terra, accolto da un abbraccio collettivo. Un amico lo ha accompagnato negli ultimi metri fino al bagnasciuga. “Mo’ ci vuole un bel bagno…”, ha scherzato l’atleta, visibilmente provato.
Controlli medici e un futuro già immaginato
I medici della Misericordia hanno effettuato i controlli: soluzione fisiologica, elettrocardiogramma, pressione, saturazione, frequenza cardiaca. Il responso è stato rassicurante: “Le condizioni sono buone, non diciamo ottime se no Carmine si monta la testa, ma siamo tranquilli”.