Capaccio Paestum è in lutto per la scomparsa del maestro Mario Bruno Bambacaro, venuto a mancare questa mattina all’età di 81 anni presso la clinica Moscati di Avellino. L’artista, figura poliedrica e profondamente legata alla sua terra, lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale locale e nazionale.
Una vita dedicata all’arte
Nato a Capaccio Paestum nel 1944, Mario Bruno Bambacaro ha dedicato la sua intera esistenza all’arte, distinguendosi come pittore, scultore e ceramista. La sua formazione ha avuto luogo presso l’Istituto d’Arte di Salerno e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ha avuto il privilegio di studiare sotto la guida del rinomato maestro Emilio Greco. Negli anni Sessanta, la sua attività artistica lo ha portato ad essere presente e attivo in importanti centri culturali europei come Milano, Torino, Darmstadt e Parigi, testimoniando la sua precoce risonanza internazionale.
Riconoscimenti e impegno per il patrimonio
Gli anni Settanta hanno segnato un periodo di importanti riconoscimenti per Bambacaro, che si è aggiudicato il prestigioso premio “Gemito” a Napoli, il “Premio di arte contemporanea” a Perugia e il premio “Vanvitelli” a Mercato San Severino. La sua dedizione al patrimonio culturale è stata ulteriormente suggellata nel 2004, quando è stato nominato “Ispettore Onorario per la tutela dei beni monumentali e degli oggetti d’antichità e d’arte”.
In qualità di socio fondatore della “Fondazione Paestum”, ha ricoperto anche il ruolo di disegnatore archeologico per la Sovrintendenza dei Beni Culturali, contribuendo attivamente alla conservazione e valorizzazione delle antichità della sua amata Paestum.
Le opere e l’eredità artistica
Tra le opere più significative che attestano il suo talento e la sua fede, spiccano la vetrata absidale raffigurante il Cristo Risorto all’interno della chiesa di San Vito a Capaccio Paestum, e il busto in bronzo di Costabile Carducci, collocato in piazza Tempone a Capaccio Capoluogo. Uomo di grande spessore morale e innamorato della sua Paestum, Mario Bruno Bambacaro lascia la moglie Antonietta e i suoi tre figli. La sua eredità artistica e il suo contributo alla cultura rimarranno un punto di riferimento per le future generazioni.