Da settimane, ad Agropoli si assiste a un fenomeno sempre più evidente: numerosi cittadini pubblicano sui social una serie di segnalazioni relative a presunte criticità presenti sul territorio. Si tratta di aree sporche, interventi di manutenzione giudicati inadeguati, assenza di una programmazione estiva e altri elementi che, se da un lato possono essere veritieri, dall’altro – secondo commercianti e operatori del settore turistico – rischiano di offrire un’immagine distorta della città.
Polemiche e conseguenze per l’immagine della città
Le conseguenze non si fanno attendere: molti utenti che incappano in queste discussioni su Facebook finiscono per annullare le loro vacanze. Diverse strutture ricettive hanno segnalato disdette inaspettate da parte dei villeggianti. «Parlando male», afferma una negoziante, «il danno non lo si fa né all’amministrazione né a se stessi, ma a noi che viviamo di turismo». E aggiunge: «Se i turisti non vengono è perché siamo noi stessi a creare il problema».
Problemi reali, giusto nasconderli?
Uno sfogo comprensibile, ma che solleva una domanda cruciale: se le problematiche esistono, è giusto nasconderle? Il danno, infatti, si verifica anche quando il turista arriva e si ritrova di fronte a eventuali disservizi: una vacanza deludente lo scoraggia a tornare, e una recensione negativa compromette comunque l’immagine di Agropoli. Negli ultimi giorni, ad esempio, diversi vacanzieri hanno segnalato la presenza di alghe al Lido Azzurro; altri, questa mattina, stanno scrivendo alla nostra redazione lamentando le condizioni del mare sul Lungomare San Marco.
È vero: talvolta i cittadini sono eccessivamente critici, e servirebbe più amore per la propria città. Ma è altrettanto vero che occorrerebbe maggiore attenzione, soprattutto in questo periodo, per prevenire certi problemi. Se così fosse, le contestazioni sulla qualità dei servizi e della città perderebbero di rilevanza, lasciando spazio solo ai critici professionisti – la cui voce, per natura, finisce col perdersi nel tempo. È chiaro, però, che per risolvere tutti i problemi che può avere una città come Agropoli non basta l’intervento del pubblico, necessaria è anche la sinergia con i privati e soprattutto un po’ d’amor proprio da parte dei cittadini.