Una maggioranza civica sostenuta dal centro-sinistra e un partito commissariato: è questa la situazione che ha scatenato una bufera politica all’interno di Forza Italia a Capaccio Paestum. Un comunicato diffuso dal gruppo dirigente locale, fortemente critico nei confronti dell’amministrazione in carica, ha provocato una reazione immediata da parte dei vertici provinciali del partito. Questi, a conoscenza dell’imminente adesione di tre consiglieri di maggioranza al partito, hanno proceduto all’azzeramento dei vertici del circolo cittadino, nominando Maurizio De Rosa come nuovo segretario.
La reazione dei vertici provinciali e le divisioni interne
La decisione di commissariare il circolo di Forza Italia a Capaccio Paestum e di nominare De Rosa non ha mancato di generare accese polemiche all’interno dello stesso partito. I sostenitori locali, che avevano espresso apertamente le loro critiche verso l’operato dell’amministrazione, si trovano ora “sul piede di guerra”. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla gestione interna del partito e sulle dinamiche che hanno portato a tale azzeramento, specialmente in vista delle nuove adesioni tra le fila della maggioranza.
Le critiche da Roscigno e la voce di Pino Palmieri
Le contestazioni non si limitano ai confini di Capaccio Paestum. Anche da altre località giungono critiche severe. Tra le voci più autorevoli si distingue quella di Pino Palmieri, sindaco di Roscigno. Il comune alburnino, dove Forza Italia aveva registrato un ottimo risultato elettorale, ha vissuto una situazione analoga, con il commissariamento del proprio circolo. Palmieri ha espresso il suo disappunto, affermando che tali scelte: «appaiono dettate da logiche estranee alla partecipazione democratica e alla valorizzazione delle competenze e dei legami reali con le comunità locali».
Le dinamiche interne e il futuro del partito
Il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, ha proseguito con una dura analisi delle dinamiche interne al partito: «Chi ha dimostrato coerenza, autonomia di pensiero e capacità di rappresentare i bisogni dei cittadini diventa improvvisamente un elemento scomodo, da mettere da parte». Ha poi sottolineato con amarezza che: «si prende atto che nelle decisioni assunte dai vertici prevalgono dinamiche lontane dalle reali esigenze dei territori, privilegiando accordi e strategie che poco hanno a che vedere con il confronto democratico e la tutela delle nostre comunità».
Nonostante le difficoltà, Palmieri ha ribadito la sua intenzione di continuare a lavorare per il territorio, con un impegno di «coerenza e trasparenza, indipendentemente da queste logiche di potere che non ci appartengono e che nulla hanno a che fare con i veri valori del centrodestra». La situazione a Capaccio Paestum e le reazioni a catena evidenziano una crescente tensione e un dibattito acceso all’interno di Forza Italia riguardo alle strategie future e al rapporto con le realtà locali.