I giovani calciatori delle squadre Castel San Lorenzo, Capaccio FC e Capaccio Capoluogo, compagni di squadra del giovane Pietro Spizzico, insieme a tanti amici del 15enne venuto a mancare durante lo scorso mese di aprile, si sono ritrovati ieri presso il Campo Sportivo “Tenente Michele Vaudano” di Capaccio Capoluogo per il I Memorial dedicato a Pietro.
Il I° Memorial
Il triangolare “Con un Sì fai goal per la Vita – Memorial Pietro Spizzico” si è aperto con una campagna di sensibilizzazione sulla donazione degli organi. La famiglia di Pietro, con un gesto di straordinaria generosità e immensamente solidale, decise di donare gli organi del giovane che hanno salvato tante vite.
Le parole della famiglia
“Attraverso questo memorial vogliamo onorare la memoria di Pietro e la scelta d’amore fatta dalla sua famiglia. Dire sì alla donazione significa scegliere la vita, scegliere di dare una seconda possibilità a chi è in attesa di un trapianto. Ogni consenso è un gol segnato contro la morte e a favore della speranza” ha fatto sapere Vincenzo De Sio, presidente dell’Aido provinciale di Salerno. A prendere parte alla giornata di sport e solidarietà, oltre ai familiari di Pietro con la mamma Ilenia e il papà Maurizio, anche il parroco di Capaccio Capoluogo, Don Mimmo De Vita che ha espresso parole di conforto e speranza dinanzi ai tanti giovani presenti e il sindaco, Gaetano Paolino.
Una giornata per dire “si alla vita”
Numerose le adesioni per la donazione degli organi raccolte presso gli stand informativi del Coordinamento territoriale trapianti dell’ Asl Salerno, dell’Aido e dell’Aned. La giornata si è avvalsa della collaborazione delle dottoresse Roberta Borrelli e Laura Baccari del Coordinamento Territoriale Trapianti dell’Asl Salerno, del dottore Matteo De Martino, del Coordinamento Territoriale Trapianti A.U.O.San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, del dottore e del dottore Vincenzo De Sio della sezione provinciale AIDO.
A collaborare alla buona riuscita dell’evento la Croce Rossa di Capaccio Paestum e CSV Solidale. Commovente la lettera scritta per Pietro dal suo papà e letta da Luce, sorella del giovane, alla tribuna: “Dateci una mano ad eliminare il male, l’egoismo e la cattiveria” l’appello accorato del papà che ha ricordato il sogno di Pietro di diventare un calciatore e quanto tempo passava in quel campo in cui, a dare il calcio di inizio del Memorial a lui dedicato, ieri è stato il fratellino, Alessandro.