“Le polemiche di questi giorni sulla chiusura del punto nascita di Sapri e sul presunto abbandono delle aree interne da parte del Governo nazionale sono profondamente scorrette e, in certi casi, deliberatamente strumentali”. Lo dichiarano il consigliere provinciale Modesto Del Mastro e il coordinatore cilentano di Fratelli d’Italia Giampiero Nuzzo replicando alle dichiarazioni del Nursind.
La nota stampa
“Il Punto Nascita di Sapri, com’è noto, è oggetto di norme statali già in vigore da anni. Tuttavia, deroghe per aree disagiate erano e sono possibili. Per questo, anche il Nursind, che sembra essere diventato il portavoce del Pd cilentano, dovrebbe domandarsi perchè la Regione Campania guidata dal Presidente De Luca non ha presentato una nuova richiesta di deroga dopo il 2019? Chi governa da dieci anni in Campania oggi cerca capri espiatori, ma la responsabilità è politica e amministrativa, ed è locale”.
Per quanto riguarda, invece, le Aree Interne, Del Mastro e Nuzzo ricordano: “I dati aggiornati al 31 dicembre 2024 parlano con chiarezza: le Aree Interne dell’Italia, con la Sinistra al governo, sono state dimenticate. Una montagna di fondi disponibili, ma fermi nei cassetti. Solo il 62,8% delle risorse programmate è stato impegnato e appena il 37,7% effettivamente pagato. In alcune aree emblematiche non hanno superato neppure il 10%. Un fallimento su tutta la linea. Un’eredità di immobilismo che ha generato disuguaglianze e abbandono. Con il Governo Meloni si è registrato un cambio di passo dando finalmente dignità e futuro alle Aree Interne.
I numeri
E a parlare sono sempre i numeri: 10.407 cantieri aperti per la Banda Ultra Larga nelle aree bianche; 4.630 comuni collaudati, 6.633 in fase di commercializzazione; investimenti mirati per garantire connessione anche nei territori più isolati, con fondi FSC, FESR e FEASR. Superati gli obiettivi per il capitolo ‘borghi, cultura e imprese’: 1.350 interventi culturali già realizzati, oltre i target PNRR; 2.591 imprese sostenute nei borghi della Linea B, con 188 milioni di euro erogati; dei 3.744 interventi complessivi, 3.627 sono regolarmente in corso, solo 84 sono potenzialmente critici e appena 33 potrebbero sforare il 2026. Gli obiettivi per il 2026 a portata di mano: 2.000 interventi culturali e 2.500 imprese; con il Progetto Polis, gestito dal MIMIT, sono stati attivati 800 milioni di euro per portare i servizi dello Stato nei piccoli comuni.
A parlare, come sempre, sono i numeri. Dove la sinistra ha lasciato disordine, ritardi e sprechi, il Governo Meloni ha portato concretezza, visione e tempestività. Per questo il sindacato, invece di ergersi a difensore d’ufficio della Sinistra, dovrebbe prima informarsi” concludono Del Mastro e Nuzzo.