Prosegue l’intensa attività di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali da parte del Nucleo di Polizia Locale di Capaccio, sotto il coordinamento della Comandante Clelia Saviano. Un nuovo blitz, scattato alle prime luci dell’alba, ha portato a un significativo intervento all’interno di un’azienda zootecnica, rivelando una serie di gravi violazioni che spaziano dall’inquinamento ambientale al maltrattamento di animali.
Smaltimento Illecito di Reflui e Inquinamento del Suolo
L’operazione è stata attivata a seguito del ritrovamento di reflui zootecnici in un fosso canale. Il personale del Nucleo di Polizia Locale, supportato da tecnici del Nucleo Guardie Giurate Ambientali Accademia Kronos APS e da funzionari regionali del Parco Regionale del fiume Sarno, ha condotto un’accurata ispezione del centro aziendale. È stato accertato che l’imprenditore smaltiva illecitamente su suolo i reflui provenienti dall’intera struttura, inclusi i locali destinati a sala mungitura e sala refrigerazione del latte. Questo ha causato un diffuso fenomeno di inquinamento del suolo. Grazie all’ausilio della fluoresceina, gli agenti hanno documentato le condotte interrate utilizzate per lo smaltimento illecito dei reflui nelle canalizzazioni esterne all’azienda.
Scoperta di Maltrattamento Animale e Condizioni Igieniche Precarie
Durante l’ispezione, l’attenzione degli agenti è stata attratta dalla presenza di alcuni cani tenuti in condizioni igienico-sanitarie estremamente precarie. Un controllo più approfondito ha rivelato la scoperta più grave: un cane femmina di razza maremmana trovato in evidente stato di abbandono, rinchiuso in un ripostiglio colmo di rifiuti. L’animale era quasi immobile a causa di fratture agli arti, detenuto in poco spazio, senza acqua né cibo. È stato richiesto l’immediato supporto del Servizio Veterinario di Capaccio Paestum, coordinato dal dottor Masiello, il quale ha confermato le gravi condizioni del cane. Il dottor Masiello ha inoltre esteso il controllo ai capi bufalini detenuti dall’imprenditore, riscontrando anch’essi in pessime condizioni igieniche. L’ispezione dell’ASL ha poi evidenziato che le sale mungitrici erano obsolete, inadeguate e prive di ogni requisito igienico.
Ritrovamento di Arma Non Dichiarata e Sequestri
Nel corso dell’attività ispettiva, gli agenti hanno ispezionato altri locali aziendali. In un controllo finale, è stato rinvenuto un fucile calibro 8 occultato e non dichiarato, per il quale nessuno ha saputo fornire spiegazioni sulla detenzione. Al termine dell’operazione, valutati i reati accertati, la Polizia Locale ha proceduto al sequestro dell’intero centro aziendale, per una superficie complessiva di 7800 metri quadrati. È stato inoltre sequestrato il fucile per detenzione illecita. Sono state contestate numerose violazioni all’articolo 256 del D.L.vo 152/2006 e all’articolo 256 bis, a causa del rinvenimento di ingenti quantitativi di rifiuti abbandonati e successivamente dati alle fiamme. Infine, è stato contestato il reato di cui all’articolo 544 ter del Codice Penale per il maltrattamento del cane maremmano, rinchiuso in un locale angusto e sporco, con un arto fratturato e che aveva da poco partorito.
Questa operazione si inserisce in un più ampio ventaglio di interventi condotti dalla Polizia Locale a tutela ambientale del territorio di Capaccio Paestum, con l’obiettivo di proseguire a tappeto l’attività di controllo su tutto il comprensorio.