Il Comitato di Lotta per l’Ospedale di Sapri ha espresso profonda preoccupazione in merito alla delibera di Giunta Regionale n. 418 del 23 giugno 2025, la quale prevede la chiusura del punto nascita presso l’ospedale di Sapri. Questa decisione sta generando inquietudine e rabbia tra la popolazione locale, che ogni giorno percepisce e vive il disagio geografico che, di fatto, dovrebbe garantire il mantenimento di tale servizio essenziale.
La questione del disagio geografico
Il Comitato sottolinea che “il disagio geografico che dà diritto al mantenimento dello stesso è nei fatti vissuto ogni giorno da tutti noi”. Si auspica che la proposta di legge regionale, anticipata durante un incontro tenutosi il 17 giugno, possa fornire una soluzione definitiva a questo annoso problema. Tale proposta, che sarà discussa martedì 8 luglio presso il Consiglio Regionale, mira al riconoscimento delle isole di Capri, Ischia e Procida, insieme ai comuni di Sapri, Sessa Aurunca e Piedimonte Matese, come zone disagiate. L’inserimento di Sapri in tale elenco potrebbe essere cruciale per la salvaguardia del punto nascita.
L’impegno del comitato
Il Comitato di Lotta per l’Ospedale di Sapri ha ribadito il proprio impegno a continuare a operare con determinazione. L’obiettivo primario è la tutela della salute e del benessere dei cittadini di Sapri e dei comuni limitrofi. Per raggiungere tale scopo, verranno intraprese tutte le azioni necessarie a difesa dell’Ospedale di Sapri, per il quale si richiede la piena efficienza di tutti i servizi.