Un grido di dolore e di impotenza arriva dal Vallo di Diano, dove l’Associazione Qua La Zampa Effe lancia un nuovo, accorato appello contro il dilagare del randagismo. Con un post pubblicato sui propri canali social, le volontarie ed i volontari denunciano una situazione diventata ormai insostenibile, tanto da arrivare a dichiarare simbolicamente “la resa”. “Una sconfitta totale. Il randagismo vince. Travolti da un fiume in piena, siamo disarmati”, scrivono i membri dell’associazione, attiva da anni sul territorio nella tutela degli animali.
L’estate 2025
L’estate 2025, spiegano, si sta rivelando drammatica: numeri eccezionali di abbandoni, cucciolate intere con madri spesso presentate come randagie (ma la verità appare diversa), segnalazioni continue da parte di cittadini e un numero di volontari sempre più esiguo.
“Molti cuccioli cresceranno in canile. Altri verranno regalati al primo che passa, senza alcuna tutela, da chi li ha fatti nascere con superficialità.”
Un quadro che si scontra con gli strumenti già disponibili: campagne di sterilizzazione gratuita e agevolata sono attive, eppure – denunciano – gli ingressi in canile non accennano a diminuire. La causa, secondo Qua La Zampa Effe, va ricercata anche in una diffusa inciviltà e mancanza di responsabilità.
Il post
“Chi fa nascere randagi fa nascere dolore”, si legge nel post. “Se accudite un cane che non è vostro, dovete comunicarlo per la sterilizzazione. Se fate proliferare un cane, i cuccioli vanno intestati a voi prima della cessione.”
Nonostante tutto, i volontari promettono di non fermarsi e di continuare a lottare accanto agli animali. Ma con lucidità e senza false illusioni: “Non possiamo illuderci di trovare una casa per tutti. Sarebbe bello, ma non è possibile.”
Tra i tanti cuccioli accolti, alcuni sono già adottabili, altri ancora in isolamento sanitario. L’associazione continua a pubblicare appelli e aggiornamenti, ma il messaggio di fondo è chiaro: senza un cambiamento culturale e una maggiore responsabilità da parte dei cittadini, la battag