Attimi di apprensione questa mattina al Lido Marinella di Palinuro, dove un uomo anziano è stato colto da un grave malore mentre si trovava in acqua. Provvidenziale l’intervento di Fabio B., Assistente Capo Coordinatore della Polizia Penitenziaria in servizio a Eboli, che si trovava in vacanza nella località cilentana.
Il soccorso
Il poliziotto, che stava trascorrendo una giornata di relax con il cugino Raffaele, architetto, ha notato l’uomo — un 75enne identificato come Gennaro, residente a Fuorigrotta (Napoli) — in evidente difficoltà a pochi metri dalla riva. Dopo aver perso l’appoggio, l’anziano si è accasciato su altri bagnanti ed è caduto prono sulla sabbia, in condizioni critiche.
Fabio B., insieme ad altri presenti, ha immediatamente attivato la richiesta di soccorso e ha prestato le prime manovre di assistenza, coadiuvato da una bagnante di Cava de’ Tirreni. Con tempestività, hanno provveduto a liberare le vie respiratorie dell’uomo, che ha ripreso lentamente a respirare dopo aver espulso acqua e aver tossito.
Sul posto si sono avvicinati due turisti stranieri, medici di professione, e successivamente due infermiere italiane in vacanza — una del Campus Bio Medico di Roma, l’altra dell’Ospedale di Tor Vergata — che hanno effettuato i primi controlli clinici grazie all’attrezzatura fornita dallo stabilimento balneare.
Il personale del 118, arrivato da Marina di Camerota, ha poi preso in carico l’uomo, decidendo per il trasferimento presso l’Ospedale di Vallo della Lucania per ulteriori accertamenti, nonostante le iniziali resistenze del paziente. Prima di essere trasportato, il signor Gennaro ha ringraziato commosso tutti i presenti per il prezioso aiuto ricevuto.
Al termine della giornata, la figlia dell’uomo ha confermato che il padre è stato ricoverato, ma è fuori pericolo.
«Situazioni come queste — ha commentato l’Assistente Capo Coordinatore Fabio B. — dimostrano quanto sia fondamentale la collaborazione tra cittadini e la prontezza di intervento, valori che fanno parte della formazione nelle forze dell’ordine ma che appartengono a tutti noi come comunità».