Il Comune di Capaccio Paestum ha approvato una delibera che consentirà la celebrazione di matrimoni civili e unioni civili in luoghi privati di particolare pregio storico, architettonico, turistico, ambientale o artistico situati nel territorio comunale. La decisione risponde alle numerose richieste dei cittadini che desiderano celebrare le proprie nozze in cornici suggestive, diverse dalla tradizionale Casa Comunale.
Un’opportunità per cittadini e territorio
L’iniziativa nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di offrire ai futuri sposi un’ampia scelta di luoghi prestigiosi per un momento così importante. I locali privati individuati, una volta concessi in comodato d’uso gratuito al Comune, assumeranno temporaneamente la denominazione di “Casa Comunale” nei giorni e negli orari dedicati alle celebrazioni, garantendo l’esclusiva disponibilità all’Amministrazione Comunale e l’accessibilità al pubblico.
Le strutture coinvolte
A seguito di una manifestazione d’interesse pubblica , otto strutture private hanno presentato la loro disponibilità, venendo approvate dalla Giunta Comunale. Si tratta del Mec Paestum Hotel; Stabilimento balneare Mare e Mirtilli, Hotel Cerere, Lido Cerere, Hotel Royal, Le Trabe, Residence degli Ulivi, Savoy Beach Hotel.
Queste strutture sono state ritenute idonee per le loro caratteristiche di pregio e la capacità di garantire un contesto adeguato e rappresentativo per la funzione pubblica.
Dettagli della concessione
La concessione avverrà tramite un contratto di comodato d’uso gratuito di beni immobili della durata di tre anni, rinnovabile previo accordo tra le parti. Tutte le spese di registrazione del contratto e altri oneri saranno a carico del privato. Il Comune non corrisponderà alcun rimborso per l’uso dei locali e non sarà responsabile per eventuali danni a cose o persone che possano verificarsi durante il periodo del comodato. Le tariffe per l’uso delle strutture saranno stabilite autonomamente dall’Ente e introitate direttamente dal Comune.
I comodanti si impegnano a garantire il libero accesso dei cittadini alla sala, l’uso di arredi necessari (tavolo e sedie), la manutenzione, il riassetto e la pulizia dell’immobile a proprie spese, e a indirizzare all’Ufficio di Stato Civile del Comune i privati interessati alla celebrazione. Il Comune, dal canto suo, utilizzerà il bene con la dovuta diligenza e lo restituirà nello stato in cui è stato consegnato, salvo il normale deterioramento d’uso, alla scadenza del termine.