Il Cilento vive di tradizioni, molte delle quali, soprattutto nei piccoli comuni, legate alla fede. Religione e folklore si mescolano così in riti secolari. Suggestivi quelli legati alla tradizione di San Giovanni Battista di Eredita, frazione di Ogliastro Cilento.
La festa di San Giovanni
Nel giorno della festa tutte le famiglie, anche quanti risiedono fuori, tornano in paese per riunirsi e trascorrere una giornata insieme. La festa si apre con la santa messa cui segue la processione che mattinata lascia la chiesa per attraversare le principali strade della località. Sulla via del rientro il momento più atteso e suggestivo: la secolare tradizione del volo dell’angelo. Ad interpretarlo un bambino del posto scelto nei giorni precedenti alla festa. Quest’ultimo, sospeso in aria, recita antichi versi dedicati al Battista di cui si celebra il ruolo di precursore di Cristo. Un momento di grande suggestione che centinaia di fedeli seguono in un profondo silenzio, interrotto soltanto tra gli applausi al termine di ogni verso. Intorno alla figura del Santo aleggia un’aura di leggenda a cui la scena del Volo si ricollega. Il più antico racconto narra di una preziosissima tracolla donata al Santo da un condottiero saraceno.
Una leggenda che ancora oggi anima il momento clou della festa
Quest’ultimo aveva scorto sulle colline il piccolo centro di Eredita con la sua chiesa. Incontrato un pastore, a lui aveva domandato quale fosse la strada più breve per raggiungere il borgo, ma quello – capiti gli intenti bellicosi – lo aveva indirizzato verso Trentinara. L’esercito saraceno, dunque, giunse ad Eredita soltanto dopo molte ore, quando ormai la gente del luogo si era messa in salvo. Il condottiero, avendo riconosciuto il pastore nell’effigie del Battista, invitò gli abitanti a ringraziare il Santo. In segno di riverenza, poi, fece dono della sua tracolla. Una leggenda, questa, che ancora oggi anima il momento clou della festa che anche ieri ha visto la partecipazione di tantissime persone.