Attualità

Terremoto all’ospedale di Vallo della Lucania, l’attacco di Fratelli d’Italia: “Sanità allo sbando”

Stanno facendo molto scalpore le dimissioni della dottoressa Antonella Sica, primario del pronto soccorso dell’ospedale di Vallo della Lucania

Comunicato Stampa

18 Giugno 2025

Ospedale Vallo

Stanno facendo molto scalpore le dimissioni della dottoressa Antonella Sica, primario del pronto soccorso dell’ospedale di Vallo della Lucania. La professionista avrebbe lasciato l’incarico a causa delle ripetute situazioni ritenute poco consone e avallate dal direttore sanitario. Uno stato delle cose che ha fatto decidere alla donna di licenziarsi.

L’attacco di Fratelli d’Italia

Nel merito, interviene il coordinamento Cilento Nord di Fratelli d’Italia attraverso il coordinatore nonché consigliere provinciale Modesto Del Mastro: “Ormai ogni giorno assistiamo ad una nuova puntata di questa pantomima – dice – il San Luca non è più un ospedale e adesso dobbiamo vedere anche la fuga di medici che lasciano la struttura perché vive una insostenibile situazione. Non esprimo giudizi su quanto denunciato dato che sarà compito di qualcun altro – aggiunge Del Mastro – ma posso dire che non ci si meraviglia più di nulla. È venuta meno una figura importante come la responsabile del pronto soccorso, unità fondamentale per l’intero territorio”.

“Emergenza sanitaria e criticità ataviche”

Da tempo, Fratelli d’Italia Cilento Nord denuncia l’emergenza in cui versa una sanità malata, composta da una lunga serie di problemi la cui origine è da rintracciarsi nella recente politica regionale, volta ad interessi che non sono più quelli della società. “Dovrebbero dimettersi tutti, a cominciare dal direttore sanitario e poi i politici che da quasi dieci anni imperversano in regione e che ci hanno portato a questa situazione. A prescindere da ciò che sia accaduto, talmente grave da portare alle dimissioni del primario del pronto soccorso, penso ai malati, ai pazienti e ai degenti che, nelle loro difficoltà, sono impotenti spettatori di questo ignobile teatrino”.

L’affondo politico

Il discorso di Del Mastro si fa poi molto politico: “È inaccettabile che i sindaci dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento continuino a restare in silenzio mentre i nostri ospedali chiudono, i punti nascita vengono smantellati e i cittadini sono costretti a percorrere decine di chilometri per ricevere cure adeguate – dichiara – in questi mesi, ho chiesto più volte ai primi cittadini di prendere posizione, di scendere in piazza, di protestare contro la Regione Campania per le politiche sanitarie disastrose. Ma la loro risposta è stata il silenzio. Quando c’era da firmare un documento di vicinanza, erano tutti pronti. Ma per difendere la salute dei cilentani, sono tutti assenti”.

L’appello

Del Mastro aveva lanciato un appello diretto: “Se non siete in grado di difendere i vostri cittadini, restituite le fasce tricolori. Non è più il tempo delle passerelle, delle inaugurazioni e dei tagli di nastro. È il momento di agire concretamente per garantire il diritto alla salute. Il Cilento non può più aspettare. Chiediamo un piano straordinario per la sanità, con l’assunzione di personale, il potenziamento dei servizi e la garanzia di strutture adeguate. I cilentani meritano rispetto e risposte concrete”.

Un invito che viene oggi ribadito: “Tanti piccoli burattini che si muovo su un improvvisato palcoscenico, maschere che nulla hanno a che fare con la realtà delle cose, con la sofferenza delle gente. Auspico che i sindaci in primis e poi tutto il resto – conclude – si diano da fare e si facciano sentire. La misura è colma”.

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