La crisi climatica corre veloce anche nel 2025: in Italia da inizio anno a metà maggio sono 110 gli eventi estremi registrati dall’Osservatorio Città Clima di Legambiente.
Dati allarmanti
Un aumento del 31% rispetto allo scorso anno. Allagamenti, esondazioni, danni da vento sono un campanello d’allarme, sono il segno che c’è bisogno di azioni immediate anche da parte del Governo Meloni e delle Regioni. A sottolinearlo gli attivisti di Legambiente che si sono riuniti presso l’Oasi Dunale di Paestum, durante lo scorso fine settimana e che hanno creato una catena umana per sensibilizzare sul tema.
I temi
Oltre trecento i giovani partecipanti, tante le azioni simboliche promosse nell’ambito dello Youth Climate Meeting 2025 di Legambiente, un grande raduno di attivisti per richiamare l’attenzione pubblica e istituzionale sulla necessità di velocizzare la transizione ecologica, abbandonando le fonti fossili per accelerare la strada delle energie rinnovabili e contrastare così gli effetti, sempre più gravi, della crisi climatica in modo da costruire un futuro più equo sostenibile e ricco di opportunità.
Prossimi appuntamenti
Da Paestum sono state annunciate anche le prossime tappe del percorso associativo e in quattro giorni sono stati organizzati oltre venti eventi tra tavole rotonde, incontri e dibattiti che hanno coinvolto tante associazioni.