Cilento

VeliaTeatro a Milano con Platone e Omero: ecco la programmazione

VeliaTeatro, il festival nato nell’Elea Velia di Parmenide e ispirato alla tradizione dell’agorà filosofica, porta a Milano il format che nel corso degli anni ha decretato il successo della rassegna cilentana

Comunicato Stampa

8 Aprile 2025

Apologia Christian Poggioni

In scena, lunedì 14 aprile (ore 17.30) al Piccolo Teatro Strehler – Scatola Magica, due testi classici tra i più conosciuti e amati: l’“Apologia di Socrate”, interpretata da Christian Poggioni,e l’“Odissea”, recitata e cantata in versione integrale da Gianluigi Tosto. Ad introdurre gli spettacoli, le lectio brevis di due giuristi: Iole Fargnoli (Università Statale di Milano e Universitat Bern) e Emanuele Stolfi (Università di Siena).

VeliaTeatro, il festival nato nell’Elea Velia di Parmenide e ispirato alla tradizione dell’agorà filosofica, porta a Milano il format che nel corso degli anni ha decretato il successo della rassegna cilentana, unendo alla rappresentazione integrale dei testi classici gli interventi autorevoli dei più importanti studiosi italiani del mondo classico. L’evento di Milano – organizzato da Cilento Arte Ets con il sostegno di Centoseipertre Srl Grafica e Pubblicità e di “Gusto 17” – è articolato in due parti.

  • Ore 17.30 – Prima parte

Processo a Socrate”, lectio brevis di Iole Fargnoli, professoressa ordinaria di Istituzioni di Diritto Romano presso La Statale di Milano.

A seguire

PLATONE – APOLOGIA DI SOCRATE

interpretato e diretto da Christian Poggioni. Musiche originali eseguite dal vivo Adriano Sangineto.

L’evento a cui si riferisce l’Apologia è l’autodifesa che Socrate pronunciò davanti ai giudici di Atene nel 399 a.C. Platone ne fu testimone oculare. Socrate, vittima di una congiura politica, è accusato di empietà e di corrompere i giovani. Per questo è condannato a morte, ma al termine del processo porge ai propri accusatori un ultimo, fondamentale messaggio: “Se credete, col condannare a morte uomini, di impedire a qualcuno di rimproverarvi perché non vivete in modo retto, voi non pensate bene; a un uomo giusto, infatti, non può capitare nessun male, né in vita né in morte.” “L’apologia di Socrate” è il dialogo politico per eccellenza, che vede di fronte un uomo e la sua comunità nel drammatico confronto sul senso di vivere personale e politico. La riduzione drammaturgica di Christian Poggioni rispetta l’originalità del testo platonico e la messa in scena mira ad una comunicazione immediata e coinvolgente, affinché risuonino vivi e attuali il pensiero e la vita di Socrate così come la testimonianza diretta di Platone ce li tramanda. La rappresentazione ruota attorno al dialogo tra Socrate, i suoi accusatori e i 500 giudici della polis che, nello spettacolo, prendono simbolicamente vita grazie alla presenza del pubblico stesso. L’Apologia, i cui toni drammatici sono costantemente stemperati dall’inesauribile ironia del filosofo ateniese, ripropone al pubblico contemporaneo lo stile della dialettica socratica, strumento indispensabile per la ricerca della conoscenza e la definizione dei valori. Il rapporto tra Socrate, i suoi accusatori e i giudici ateniesi, crea un contrasto drammatico col pubblico, direttamente chiamato in causa dalle domande e dalle provocazioni del maestro, le cui parole risuonano attuali qui e oggi non meno che nell’aria corrotta dell’Atene di allora. La nostra Atene ha oggi un suo Socrate da ascoltare?

  • Ore 19.00 – Seconda parte

L’enciclopedia omerica, la voce, il viaggio, le astuzie” lectio brevis di Emanuele Stolfi, professore ordinario Storia del diritto romano, Diritti greci e Fondamenti romanistici del diritto europeo presso l’Università di Siena.

A seguire

OMERO – ODISSEA – Omero

con Gianluigi Tosto

Lo spettacolo è un’occasione imperdibile per riscoprire la potenza del poema omerico, attraverso il ritmo serrato e travolgente di un’artista che reinterpreta in modo originale le suggestioni del più antico ‘cunto’ mediterraneo, trasportando il pubblico in un viaggio visionario pieno di passione e di energia. Gianluigi Tosto da alcuni anni ha fortemente orientato il suo lavoro sulla narrazione e sulla recitazione poetica, ponendo molta attenzione alla musicalità del verso e della parola e alla loro relazione con la musica strumentale. La traduzione utilizzata per l’Odissea è quella di Mario Giammarco, di grande comprensibilità, che pur essendo tra le più recenti, riesce a restituire l’atmosfera di un passato arcaico e la magia di un mondo che miscela la realtà dei fatti con l’oniricità della dimensione interiore di chi li vive. “In un momento storico caratterizzato dalla supremazia di elementi visivi e virtuali, che sono spesso in grado di condizionare anche fortemente i modelli e l’immaginario visivo degli spettatori, ho voluto recuperare il gusto perduto del narrare le storie – afferma Gianluigi Tosto – lasciando alle persone del pubblico la possibilità di seguire, durante la narrazione, la traccia visiva e immaginaria che la loro stessa fantasia propone, stimolata solamente dalle parole e dai suoni.”

La struttura narrativa dell’Odissea è molto più varia e articolata di quella dell’Iliade e ben diversi sono i toni e le atmosfere che si incontrano seguendo Ulisse nelle sue lunghe peregrinazioni. I suoni e i clamori della guerra di Troia e dei grandi duelli fra eroi lasciano il posto alla malinconia e alla nostalgia della patria, alla delicatezza dell’incontro con Nausicaa, alla festosità dell’accoglienza dei Feaci, al pianto per il racconto di Demodoco, allo stupore, la meraviglia e il terrore degli incontri con Polifemo, Circe, il Regno dei Morti, le Sirene, Eolo, fino alla determinazione nell’affrontare i Proci e alla commozione del riconoscimento con Telemaco e Penelope. Gli episodi e i personaggi dell’Odissea appartengono alla nostra cultura da sempre e sono delle pietre miliari nella formazione del nostro immaginario. Moderna e attuale è la figura di Ulisse, e lì dove nell’Iliade predominava l’azione brutale e istintiva, senza ripensamenti, degli eroi sul campo di battaglia, nell’Odissea prevale il pensiero, il ragionamento, il calcolo del suo protagonista che prelude comunque sempre ad una azione efficace e ben meditata.

I due spettacoli proposti in questa occasione sono cavalli di battaglia storici di VeliaTeatro Festival, la rassegna sull’espressione tragica e comica del teatro antico che per il 2018 ha avuto il Patrocinio della Commissione Nazionale Italiana UNESCO in considerazione del valore culturale dell’iniziativa. Giunto quest’anno alla sua XXVIII edizione, nell’estate 2025 il Festival si terrà, come ogni anno, ad Ascea (Salerno), accanto al Parco archeologico di Elea Velia.

Piccolo Teatro Strehler – Scatola Magica

Largo Greppi 1 – Milano

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Prenotazione obbligatoria con indicazione del recapito telefonico a

info@veliateatro.it o al mob. 334 3266442

www.veliateatro.it

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