Attualità

Abusivismo edilizio, report Legambiente: in Campania si fa fatica a demolire

Ecco il III Report di Legambiente sull’abusivismo edilizio. Nel salernitano eseguite solo il 14% delle ordinanze di demolizione

Comunicato Stampa

17 Ottobre 2023

Abusivismo Legambiente

L’abusivismo edilizio è un’autentica piaga che tiene in ostaggio il territorio, la legalità e lo sviluppo in Campania ormai da molti decenni. Parliamo di un fenomeno che, anche negli ultimi anni, nonostante la crisi edilizia e quella pandemica, si mantiene su livelli preoccupanti. Il dato secco dal 2004 al 2022 il numero delle demolizioni eseguite è stato del 13,1% (pari a 3.107) dei 23.635 immobili abusivi per i quali è stato stabilito l’abbattimento da parte dei 110 Comuni che hanno risposto in maniera completa al monitoraggio civico promosso da Legambiente, pari al 20% del campione totale.

I dati della Campania

Alla Campania spetta il record “negativo” per numero di ordinanze emesse in rapporto alla popolazione: dal 2004 al 2022, è stata aperta una pratica per abusivismo edilizio ogni 236,6 abitanti. Secondo l’ultimo rapporto sul BES (Benessere Equo e Sostenibile) dell’Istat, secondo le stime elaborate in collaborazione con il Cresme, la situazione in Campania rimane “insostenibile”, con 50,4 abitazioni costruite illegalmente ogni 100 realizzate nel rispetto delle regole.

A scattare la fotografia è il III Report di Legambiente sull’abusivismo edilizio, presentato oggi a Roma, che fa il punto sulle cinque regioni più esposte all’invasione del mattone illegale: le quattro a tradizionale presenza mafiosa e il Lazio. Quattro gli indicatori presi in considerazione dall’associazione ambientalista per il suo monitoraggio civico: trasparenza, ordinanze di demolizione e abbattimenti eseguiti, trascrizioni immobiliari nel patrimonio comunale, trasmissione alle prefetture delle ordinanze di demolizione non eseguite.

La situazione nelle Province

La provincia con il migliore rapporto tra ordinanze emesse ed eseguite dai comuni del suo territorio è quella di Benevento (32%) con 462 ordinanze emesse e 148 demolizioni eseguite, segue provincia di Avellino con 1.695 ordinanze di demolizioni emesse e 516 eseguite pari al 30,4%. Salerno con 4.864 ordinanze e 686 eseguite (14,1%). Chiudono Caserta con 887 ordinanze di demolizioni e 116 eseguite (13,1%) e la Provincia di Napoli con 15.727 ordinanze e solo 1641 eseguiti pari al 10,4%. Tra i comuni capoluogo che hanno risposto, il risultato migliore è quello di Avellino, con il 39,4% con ben 400 immobili abusivi demoliti su 1016 ordinanze, quello peggiore Benevento su 15 ordinanze emesse zero eseguite. Salerno su 1524 ordinanze sono state eseguite 208 pari al 13,6%. Tra i Comuni che hanno dichiarato di aver eseguito, nello stesso arco temporale, un numero di ordinanze pari a quelle emesse, spicca Sant’Arcangelo Trimonte, 476 abitanti in provincia di Benevento, che ha emesso 17 ordinanze e ne ha eseguite altrettante.

Il commento

Un esercito di manufatti – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campaniache devastano da decenni le parti più pregevoli della nostra Regione, a partire dalle zone costiere,per troppo tempo favorito da una politica disattenta e da un’opinione pubblica che è stata spesso tollerante, soprattutto dove il fenomeno è più grave e diffuso. Se ciò non bastasse, è abbastanza evidente come gli eventi estremi sempre più frequenti, conseguenza del cambiamento climatico, in particolare alluvioni e frane, stiano mettendo in discussione in modo inequivocabile il “diritto” alla casa abusiva, costruita come e dove meglio si crede. Una regione, la Campania, che, anche per l’ingerenza della camorra nel ciclo dell’edilizia, avrebbe bisogno di un governo del territorio attento e lungimirante e che invece rifugge costantemente dall’obbligatorietà della pianificazione, anche ricorrendo alle tante strategie in deroga e al continuo annuncio e promessa elettorale di nuovi condoni. Una piagaconclude Imparato – non più tollerabile soprattutto per l’acuirsi dei rischi nelle zone dove si è concentrato il fenomeno, dai Campi Flegrei al Vesuvio, alla Penisola sorrentino- amalfitana, alle isole, in particolare Ischia”.

Di fronte a questo quadro, Legambiente rilancia sei proposte al Governo Meloni chiedendo in primis più ruolo e responsabilità ai prefetti, restituendo il senso originario all’art.10bis della Legge 120/2020, se necessario, anche con un nuovo intervento legislativo.

La norma era stata approvata dal Parlamento per fare fronte alle mancate demolizioni da parte dei Comuni degli abusi non sanabili nonostante tre condoni edilizi, l’ultimo nel 2003, con un’assunzione dell’onere da parte dello Stato. Pochi mesi dopo l’entrata in vigore della norma, un’improvvida circolare del ministero dell’Interno, ne ha di fatto bloccato l’applicazione, restringendola solo agli abusi edilizi accertati dopo l’entrata in vigore della legge e “salvando” così decine di migliaia di manufatti illegali.

Le richieste di Legambiente

Tra le altre azioni da mettere in campo Legambiente chiede di lavorare su:

  • Danno erariale. Il ruolo della Corte dei conti è decisivo, per verificare, quantificare e imputare in maniera sistematica l’eventuale danno erariale causato dalle mancate entrate nelle casse comunali del corrispettivo economico dovuto per l’occupazione da parte degli abusivi di immobili non demoliti e diventati di proprietà comunale.
  • Prescrizione e demolizione. Per quanto riguarda le demolizioni per via giudiziaria, alla base degli interventi deve essere posta la sentenza che accerta il reato e non, invece, quella di condanna del reo.
  • Ricorsi al Tar. È necessario prevedere lo stop all’iter di demolizione solo in presenza di un provvedimento di sospensione da parte di un tribunale, altrimenti non c’è motivo per bloccare le procedure.
  • Chiusura delle pratiche inevase di condono. Legambiente propone di istituire un fondo di rotazione con uno stanziamento pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026.
  • Emersione degli immobili non accatastati. L’Agenzia delle entrate rende disponibili le informazioni relative ai fabbricati non accatastati acquisite sulla base delle immagini aeree e delle verifiche di cui al DL 78/2010, ai ministeri dell’Ambiente e Sicurezza energetica, delle Infrastrutture, ai Comuni e ai Prefetti per la verifica della regolarità edilizia e non solo fiscale.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Eboli, i “Giacintini go” a Cervia per il gioco – concorso Kangourou della matematica

Dopo varie selezioni a livello locale, i piccoli matematici ebolitani hanno conquistato la finale e sono pronti a gareggiare con tante altre scuole provenienti da tutta Italia

Agropoli, confiscato un veicolo. Daspo per due soggetti

Importante attività della Polizia Locale ai fini della sicurezza

Vallo della Lucania, torna “Cinemadamare”: presentato il workshop per gli studenti del Parmenide

I ragazzi dal 5 all'11 maggio saranno formati in un workshop di sceneggiatura guidati da un regista

Antonio Pagano

05/05/2025

Tumore ovarico, i Templi di Paestum si illuminano di verde tiffany per combattere una malattia troppo poco conosciuta

La Dr.ssa Tiziana D’Angelo, Direttore dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, non ha mancato di dimostrare la propria vicinanza all’associazione ALTo e a tutte le donne colpite da questa grave patologia

Giornata internazionale delle Ostetriche, un aiuto prezioso per le donne. Parla Maria Tramontano, Ostetrica presso l’Immacolata di Sapri

"Noi ostetriche siamo le spettatrici particolari nel percorso prezioso rappresentato dalla nascita - ha dichiarato Maria Tramontano, responsabile ostetriche del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale "Immacolata" di Sapri

Roscigno, inaugura la Bottega della Comunità: in programma visite gratuite

Il taglio del nastro è in programma per sabato 10 maggio alle ore 10:00

Ponti di primavera: quasi novemila controlli della Polizia

Attività nei luoghi della movida ma anche nelle località turistiche, dalla Costiera Amalfitana al Cilento

Il Golfo di Policastro si mobilita: in piazza per difendere l’ospedale di Sapri

"Il nostro diritto alla salute è sotto attacco e noi lo difenderemo sempre a denti stretti. L'ospedale di Sapri non si tocca". E' stato questo il grido d'allarme lanciato questa mattina nel corso della manifestazione pubblica

Agropoli: rilanciare l’isola pedonale, ecco le proposte del presidente del consiglio Franco Di Biasi

Proposta l'istituzione di un tavolo tecnico, inventivi fiscali e altre forme di supporto al commercio nel centro di Agropoli

Ernesto Rocco

05/05/2025

Montesano, SP 276: “Strada al collasso, rischi gravi per automobilisti e pedoni”, la denuncia di un cittadino

Tra i punti più pericolosi indicati, spicca il ponte Tavernazzo, che “ha iniziato a cedere” da anni e che, nonostante le continue segnalazioni, non è stato mai oggetto di interventi

E’ Amedeo De Maio il nuovo presidente del Distretto territoriale diffuso del Commercio “Area interna Vallo di Diano”

De Maio, già assessore delegato al Commercio del Comune di Sala Consilina, era stato poco prima delegato a rappresentare il proprio Comune nel Distretto dal suo sindaco, Mimmo Cartolano

Torna alla home