Attualità

Riforma del credito cooperativo, Albanese: c’è grande preoccupazione

Dalla BCC di Monte Pruno appello al Presidente della Repubblica ed ai Parlamentari.

Redazione Infocilento

13 Febbraio 2016

Dalla BCC di Monte Pruno appello al Presidente della Repubblica ed ai Parlamentari.

Non sono state positive le prime reazioni del mondo cooperativo all’indomani del provvedimento di riforma che rischia seriamente di modificare uno dei settori che più ha dato ossigeno all’economia italiana.

Queste le parole del Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese: “C’è grande preoccupazione all’interno del movimento del credito cooperativo e lo si legge anche dalle reazioni di Federcasse, che parla di indebolimento della coerenza cooperativa”.

“Con l’ultimo Consiglio dei Ministri – aggiunge il direttore della Bcc – sono venuti al pettine tutti i nodi che, da circa un anno, cerchiamo di sottoporre, insieme alla BCC di Aquara, all’attenzione di tutti attraverso lettere, comunicati ed interventi vari. Il grido d’allarme non è stato ascoltato ed oggi ci troviamo a contare i danni di un provvedimento che cancellerà più di 130 anni di storia. Nel giro di pochi mesi, quindi, ci potremmo ritrovare di fronte a qualcosa di completamente diverso rispetto all’attuale sistema. Sono diverse le preoccupazioni che ci assillano, a partire, in primo luogo, dall’effetto che questa riforma avrà sul territorio, in quanto, le linee strategiche della holding e della capogruppo cambieranno il modo di operare, di pensare e di confrontarci con la clientela, dandoci il ruolo di meri esecutori di decisioni adottate da chi avrà il grave limite di fondo di non conoscere il territorio e le sue dinamiche”.

“Il nostro sistema – prosegue – rischia seriamente di essere intaccato nelle sue radici, nel modo unico di supportare l’economia locale, nell’azione di vicinanza al territorio. Se a questo aggiungiamo anche il negativo impatto occupazionale che avrà il provvedimento, si capiscono benissimo le conseguenze generali che produrrà. Essendo noi tra le banche considerate virtuose, non abbiamo paura di confrontarci con le logiche di un gruppo bancario, ma abbiamo la consapevolezza che nulla sarà più come prima e che potremmo trovarci in una situazione meno solida rispetto a quella che il Governo immagina. La riforma, infatti, creerà un rischio molto serio e delicato, che preoccupa tutti noi: l’uscita dal gruppo di quelle BCC più grandi e patrimonializzate, così da generare, già in partenza, una holding debole, a danno di tutto il sistema; principio questo completamente incoerente rispetto agli obiettivi primari della riforma fissati dal Governo”.

“Siamo convinti che la scelta connessa al way out a 200 milioni, per l’appunto, sia stata tarata dal Governo esclusivamente per favorire alcune lobby o alcuni territori d’Italia, (si ricordi come tra queste ci siano solamente Banche del Nord e del Centro Italia …) in quanto, è palese come poche BCC abbiano la possibilità di tirarsi fuori dal gruppo bancario, oltretutto, senza versare un euro al Fondo per la Mutualità – dice Albanese – Ed a proposito di patrimonio e di solidità, non condividiamo l’obbligo di mettere a fattor comune i patrimoni delle BCC, in quanto, penalizza chi ha lavorato con sacrifici e criterio alla crescita della propria Banca, a favore di realtà che hanno operato con spregiudicatezza e contrariamente ai principi di sana e prudente gestione. Risorse queste che non sono di proprietà delle BCC, bensì dei soci, sulle quali qualcuno sta impropriamente speculando. E’ questo un modo autoritario e forse anche incostituzionale per dire stop al fare banca con finalità mutualistiche”.

“Attendiamo adesso la pubblicazione dei documenti definitivi per fare una valutazione complessiva, ma resta il fatto che si è trattato di una pessima riforma, consegnata nelle mani di un mondo che doveva essere migliorato e fortificato, non annullato, riuscendo dove aveva fallito il fascismo che, a suo tempo, cercò già di eliminare il mondo della cooperazione. L’appello ora – conclude Michele Albanese – va a chi si troverà di fronte ai prossimi atti e ci riferiamo al Presidente della Repubblica, il quale dovrà valutare concretamente la possibilità di non firmare il decreto, in quanto, non è individuabile chiaramente il carattere dell’urgenza; in aggiunta, anche il Parlamento e qui richiamiamo la sensibilità dei Parlamentari del territorio e del Sud Italia, proprio dove il provvedimento creerà i maggiori problemi in termini, ad esempio, di sostegno al tessuto delle PMI, perché valutino seriamente l’opportunità di non convertire in legge un provvedimento che cancella un sistema che può dare ancora tantissimo all’economia italiana e che non si è tirato indietro nel momento del bisogno, valorizzando il localismo e la mutualità”.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Palinuro, incidente alla Corsa del Mito: corridore intrappolato tra gli scogli. Salvato dopo un’ora

Rimane incastrato tra gli scogli del porto di Palinuro: incidente per un corridore della Corsa del Mito, in programna questo pomeriggio tra le località di Palinuro e Marina di Camerota

Sapri, chiusura punto nascita: proseguono le iniziative di protesta

Una nuova assemblea si terrà lunedì 12 maggio alle ore 18:00 nell'aula consiliare del comune di Sapri

Castellabate: raccolti 22mila euro per la ricerca contro il cancro

Grande successo per la due giorni de “Il filo della solidarietà”

Stop alla Festa del Pane di Trentinara, nuova Pro Loco risponde al sindaco: faccia un passo indietro

Ancora polemiche per lo stop alla Festa simbolo di Trentinara: “danno economico incalcolabile”

BCC di Aquara, ieri l’Assemblea dei soci. Antonio Marino eletto nuovo presidente. L’intervista

Marino ha espresso gratitudine e soddisfazione per la nuova importante nomina e ha ripercorso la storia della Banca dalla sua nascita fino ad oggi

Costa degli Infreschi, salvata tartaruga marina in difficoltà

L'animale aveva delle lenze attorcigliate alle pinne che gli impedivano di nuotare

Roscigno: inaugurata la “Bottega della Comunità”, un nuovo presidio di assistenza territoriale. Le interviste

Con l’apertura della Bottega di Roscigno l’attivazione dei presidi di assistenza territoriale è quasi al completo, dei 29 comuni delle Aree Interne del Cilento, manca solo Sant’Angelo a Fasanella

Recinzioni anti-cinghiali: Regione estende il bando, accolta la richiesta degli amministratori cilentani

La regione Campania ha modificato il bando estendendo il numero di comuni interessati dalle risorse

Padula incontra il testimone di giustizia Ignazio Cutrò

Il testimone di giustizia Ignazio Cutro’ ha ripercorso la sua vita fatta di sacrifici, rinunce, ricatti con decine di attentati contro la sua impresa e il coraggio di resistere alla durissima e violenta azione della mafia

Altavilla Silentina: siglato l’accordo con l’Azienda Speciale Sele Inclusione per la realizzazione di una “Casa rifugio”

Una struttura destinata all'accoglienza e al sostegno delle donne vittime di violenza

Agropoli, tenta suicidio a Trentova: 57enne muore dopo il ricovero in ospedale

Inutili le cure dei sanitari dell'ospedale "San Luca" di Vallo e del Ruggi di Salerno. Per l'uomo non c'è stato nulla da fare

Comunità Montana Alento – Monte Stella, lascia il segretario Francesco Minardi

Una scelta che desta perplessità nelle opposizioni ma motivata dall'impossibilità di proseguire l'incarico per incombenze lavorative

Ernesto Rocco

10/05/2025

Torna alla home