Cronaca

Operazione dell’Antimafia: sequestro di beni per 200milioni ad un imprenditore salernitano

Nei guai imprenditore attivo da circa 25 anni nel settore dei trasporti e della logistica

Comunicato Stampa

23 Febbraio 2022

Nel quadro della strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni illeciti intrapresa dalla Procura della Repubblica di Salerno, nella mattinata ufficiali di Polizia Giudiziaria del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e della Squadra mobile di Salerno, hanno dato esecuzione, nelle province di Salerno, Reggio Emilia, Bari, Napoli e Mantova, alla misura di prevenzione patrimoniale, disposta dal Tribunale di Salerno – Sezione misure di prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, con la quale è stato disposto il sequestro di beni mobili, immobili ed assetti societari, per un valore complessivo di circa 200 milioni di euro, riconducibili ad un imprenditore di Nocera Inferiore attivo da circa 25 anni nel settore dei trasporti e della logistica.

Il provvedimento di prevenzione ablatorio, emesso all’esito di una complessa ed articolata attività d’indagine, ha riguardato il complesso di beni dell’imprenditore ritenuti provento di una pluralità di reati fiscali, consumati, per circa 25 anni, grazie al concorso di familiari e terzi compiacenti e mediante il ricorso a innumerevoli condotte illecite quali la fraudolenta sottrazione al pagamento delle imposte, l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, appropriazione indebita, la bancarotta fraudolenta e l’intestazione fittizia di beni a terzi prestanome.

Secondo quanto ritenuto, allo stato, dalla Sezione Misure di Prevenzione, le indagini, avviate nel 2016 a carico di esponenti del clan di camorra denominato “Serino”, hanno evidenziato la spiccata pericolosità sociale del proposto, individuato quale perno di un complesso sistema economico finanziario di natura criminale basato su un meccanismo seriale, fraudolento ed  articolato finalizzato alla pedissequa distrazione ed evasione fiscale di enormi somme di denaro. Tali condotte, nel corso degli anni, avrebbero consentito all’imprenditore di arricchirsi oltremodo attraverso un enorme risparmio di spesa ottenuto mediante l’omesso pagamento di debiti erariali.

Nella ricostruzione del Tribunale, da confermarsi nelle ulteriori fasi del procedimento, attraverso il costante mancato pagamento dei tributi, per milioni di euro, l’imprenditore avrebbe dapprima finanziato le società in bonis del gruppo, in grado di offrire le loro prestazioni (logistica e trasporto dei rifiuti) a prezzi estremamente concorrenziali e, nel contempo, avrebbe costituito una fitta rete aziendale operante attraverso meccanismi di frode al fisco e società da avviare al dissesto – c.d. bad companies – sulle quali scaricare i debiti derivanti dal mancato pagamento delle imposte delle società attive del gruppo. Successivamente le società sarebbero state svuotate secondo schemi tipici: mutamento della ragione sociale e spostamento della sede, con contestuale cessione delle quote societarie a ridosso delle procedure di liquidazione. Si è allo stato ritenuto che l’imprenditore, al fine di evitare accertamenti di natura fiscale, temendo ablazioni giudiziarie a causa dei plurimi procedimenti penali avviati, nel tempo, sul suo conto, abbia via via ceduto le quote societarie detenute e le cariche ricoperte a favore di numerosi prestanome compiacenti.

Nella prospettazione degli organi investigativi si è dimostrato che questi ultimi, nella maggioranza dei casi prossimi congiunti, erano in realtà meri esecutori delle disposizioni impartite dall’imprenditore, vero dominus del sistema criminale, e in realtà meri dipendenti delle aziende, con redditi modestissimi incompatibili con le ingenti movimentazioni di denaro a loro formalmente ricondotte. Le investigazioni della Procura Distrettuale di Salerno e della Polizia di Stato hanno anche prospettato l’esistenza di plurimi contatti e rapporti di contiguità dell’imprenditore, oggetto del provvedimento ablatorio odierno, con esponenti di ambienti camorristici dell’area nocerino-samese. Gli approfondimenti investigativi di natura patrimoniale effettuati hanno acclarato come il nucleo familiare del soggetto proposto, a fronte di una situazione reddituale esigua, aveva la disponibilità ed il dominio di fatto dei seguenti beni oggetto del sequestro odierno:

– 1 società presenti in più province italiane;

– 1500 autoarticolati facenti parte dei numerosi assetti societari dediti alla logistica e ai

trasporti di merce;

– circa 100 beni immobili (fabbricati, terreni, 3 ville di lusso e 9 appartamenti);

– un’imbarcazione da diporto;

– un’autovettura marca Ferrari.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Centola: vasto incendio in un capannone, paura anche per le abitazioni

Ancora da chiarire le cause che hanno determinato il rogo. Vigili del fuoco e protezione civile al lavoro

Auto in fiamme sulla Salerno-Reggio Calabria: paura, ma nessun ferito

Un Fiat Scudo in transito ha improvvisamente preso fuoco costringendo il conducente ad accostare velocemente e ad abbandonare il veicolo

CEDU condanna l’Italia per inquinamento Fonderie Pisano: violato diritto alla vita privata

«Le autorità, nell'autorizzare la prosecuzione dell'attività, non hanno considerato i precedenti effetti nocivi significativi sulla popolazione»

Ernesto Rocco

06/05/2025

Incendio al Lidl di Pontecagnano: Fiamme nel compattatore del cartone, nessun ferito

È successo questa mattina, ancora da chiarire le cause che hanno innescato il rogo

Eboli, blitz dei Vigili Urbani: raffica di sanzioni e ispezioni

Multato anche un carro funebre parcheggiato in area riservata

Falsi certificati di qualifica professionali: da Salerno controlli in tutta Italia

I certificati sarebbe stati ottenuti in assenza della frequenza di un corso di formazione

Eboli, tentano furto in un’edicola: ladri messi in fuga dall’antifurto

In zona centralissima e trafficata i balordi non si sono scoraggiati e sono entrati in azione usando arnesi da scasso per manomettere la saracinesca del locale

Vertenza Punto Nascite di Sapri: Comitato chiede tavolo tecnico urgente all’ASL Salerno e intervento della Regione Campania

Vertenza Punto Nascite di Sapri: il Comitato di Lotta chiede tavolo tecnico urgente all'ASL Salerno e sollecita interventi alla Regione Campania per attuazione Piano Aziendale, sblocco fondi e completamento organico.

Capaccio Paestum: scooter dato alle fiamme sul litorale, indaga la polizia municipale

Il mezzo è stato rinvenuto in località Licinella, completamente distrutto

Il Golfo di Policastro si mobilita: in piazza per difendere l’ospedale di Sapri

"Il nostro diritto alla salute è sotto attacco e noi lo difenderemo sempre a denti stretti. L'ospedale di Sapri non si tocca". E' stato questo il grido d'allarme lanciato questa mattina nel corso della manifestazione pubblica

Capaccio Paestum, rifiuti speciali nel corso d’acqua “capo di fiume”: scatta il sequestro dell’area

Nel corso d'acqua sarebbero stati depositati ed interrati ingenti quantità di rifiuti speciali non pericolosi

Eboli, controlli a tappeto sulla Litoranea: fermati 4 uomini di nazionalità marocchina

A bordo del veicolo, oltre al conducente, si trovavano tre uomini di nazionalità marocchina. Durante le verifiche di rito, è emerso che il conducente era sprovvisto della patente di guida necessaria per condurre il veicolo

Torna alla home